La storia

Camp in Trentino, salta il contributo. Vke a caccia di sponsor: «Aiutateci» 

Colonia estiva a rischio. L’associazione di Egna vuole riproporre l’esperienza della vacanza al ranch Coflari in Val di Non ma mancano i soldi. La presidente Montel: «La Provincia dice no all’iniziativa perché non è in Alto Adige. I bambini felici di vivere a contatto con la terra e gli animali» 


Gianluca Marcolini


EGNA. Di pezze con cui chiudere i buchi (economici) creati dai mancati contributi della Provincia non ce ne sono più. Le hanno finite. «Siamo un’associazione no profit, che si fonda sul puro volontariato, i soldi li dobbiamo tirare fuori di tasca nostra, non li fabbrichiamo. E adesso non possiamo più permetterci di tirarne fuori ancora, ci siamo già dissanguati».

Il Vke di Egna, nel giro di pochi mesi, ha dovuto scucire 7mila euro in due occasioni, prima per il camp che si è svolto la scorsa estate a Maso Coflari, in Val di Non, e poi per le iniziative nella Settimana Sharm di novembre, come abbiamo abbondantemente scritto. Entrambe le volte per sopperire a un mancato contributo della Provincia. In totale 14mila euro. «Troppo per le nostre casse, non possiamo più sobbarcarci una spesa del genere», spiega la presidente Antonietta Montel. Che prima lancia l’allarme: «Rischiamo di dover rinunciare ai soggiorni estivi al ranch Coflari di Ruffré». E poi un appello: «Cerchiamo sponsor che ci aiutino, se qualcuno può si faccia avanti».

In realtà, a essere precisi, non si tratta di un vero e proprio mancato stanziamento da parte della Provincia. Insomma, nessuna retromarcia. Anzi, si è di fronte all’applicazione ferrea delle norme, che poi queste siano indigeribili da parte di associazioni, come Vke, che si occupano di sociale, e per certi versi anche incomprensibili, è un dato incontrovertibile. Ma per cambiare lo stato delle cose andrebbero modificate le regole, prospettiva alquanto improbabile, almeno nell’immediato.

È per via della norma (quella dei cinque giorni) che i volontari del Vke di Egna (ma non solo loro) hanno dovuto rinunciare agli aiuti della Provincia per la Settimana Sharm, ed è sempre per via della norma che non sono arrivati i contributi per il camp estivo del 2021. «La Provincia non finanzia il nostro progetto perché si svolge al di fuori del territorio provinciale, nello specifico in Trentino, in Val di Non - spiega la presidente Montel - ed è un vero peccato perché i bambini si sono divertiti tantissimo a trascorrere una settimana nel ranch, a stretto contatto con la terra, la natura e gli animali, cavalli in primis e poi le mucche. Il progetto prevede anche attività come lo sfalcio dei prati, la mungitura, la raccolta degli ortaggi, l’accudimento dei cavalli. L’obiettivo principale del progetto è avvicinare i bambini al mondo dei cavalli e a tutto ciò che viene svolto all’interno di un maso, sia in termini di allevamenti che di coltivazioni, dando loro una routine quotidiana, con la sveglia alle 7 e 30, colazione, l’attività didattica, il pranzo, i giochi, la merenda, la cena, le telefonate a casa, i momenti serali. Il risultato è stato fantastico. È un vero peccato privare le famiglie di Egna, i bambini soprattutto, di questa opportunità».

Il rischio che l’esperienza non si ripeta è concreto. «Non possiamo sobbarcarci anche questa spesa - sottolinea il cassiere di Vke Lucio Giorio - e non possiamo neppure addossare alle famiglie l’intera quota. I soldi della Provincia, in tal senso, sarebbero stati fondamentali, purtroppo veniamo a sapere di queste norme che ci penalizzano a cose già fatte, quando siamo in ballo o si tratta di rendicontare le spese già sostenute». Per ogni bambino partecipante al camp in Trentino è previsto un costo di poco superiore ai 500 euro. Le famiglie, lo scorso anno, hanno pagato meno della metà, il rimanente è finito a carico del Vke. Iniziativa una tantum.

«La scelta è caduta sul maso di Ruffré dopo un’attenta valutazione, per ragioni sia economiche, visto che il costo è inferiore ad altre realtà presenti sul territorio altoatesino, e di funzionalità: Ruffré è raggiungibile agevolmente, fatto non secondario visto che durante le settimane di soggiorno i nostri volontari, a proprie spese, fanno avanti e indietro più volte per controllare che tutto si svolga al meglio», sottolinea Antonietta Montel.

Ma le iniziative messe in programma, quest’anno, dal Vke di Egna sono molteplici. Sempre la prossima estate sono confermati i “centri aperti” con laboratori, giochi e sport organizzati a due passa da casa. A febbraio, invece, è in programma una sorta di Settimana bianca, durante la pausa di carnevale.

Nei giorni scorsi l’incontro con la sindaca Karin Jost per parlare anche della gestione della Casa per le famiglie. «Voglio rivolgere un enorme grazie, per il lavoro svolto, al direttivo, alla centrale Vke Bolzano, al Comune, a Massimo Seppi e sua figlia Nancy e a tutte le animatrici del Coflari», conclude la presidente.













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