Cooperazione

Cambiamento climatico: le regioni alpine puntano all'idrogeno

Oggi a Bad Ragaz la riunione delle regioni Arge Alp e il passaggio della presidenza al Canton Ticino. I membri della Comunità di lavoro hanno chiesto standard uniformi e il collegamento dell'area alpina alla rete internazionale dell'idrogeno



TRENTO. I rappresentanti dei territori membri della Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine (ARGE ALP) hanno adottato oggi una risoluzione a Bad Ragaz, nel Cantone svizzero di San Gallo, chiedendo standard uniformi e il collegamento dell'area alpina alla rete internazionale dell'idrogeno. Le regioni alpine, infatti, si trovano ad affrontare sfide particolari non solo a causa dei cambiamenti climatici, ma anche dei confini nazionali. ARGE ALP intende quindi rafforzare la cooperazione nell'approvvigionamento energetico e contribuire alla protezione del clima, favorendo il trasporto a idrogeno.
A Bad Ragaz il Cantone di San Gallo ha anche ceduto la presidenza di ARGE ALP al Canton Ticino, che incentrerà il periodo della sua presidenza sul tema dell'acqua e della scarsità idrica, con particolare attenzione all'utilizzo sostenibile. Ieri, inoltre, sempre a Bad Ragaz, si è svolta l'assemblea generale della Strategia Macroregionale dell'Unione Europea per lo Spazio Alpino (EUSALP), che ha offerto l'occasione per rafforzare la rete tra le due istituzioni alpine e mettere al centro l'importanza delle relazioni transfrontaliere.

Lo spazio alpino ha un grande potenziale per la produzione di energia rinnovabile e quindi anche per la produzione decentrata di idrogeno verde. Questi prerequisiti rendono necessarie la pianificazione transfrontaliera, il coordinamento, la comunicazione e l'attuazione di strategie per l'idrogeno verde. I rappresentanti delle regioni che fanno parte di ARGE ALP nella risoluzione approvata oggi chiedono di garantire la connessione alla rete di approvvigionamento di idrogeno di livello superiore (dorsale dell'idrogeno). L'uso dell'idrogeno richiede una strategia di importazione e per questo i territori membri dell'ARGE ALP chiedono di essere collegati alla "dorsale europea dell'idrogeno" in modo adeguato e tempestivo. Gli attuali piani per gli idrogenodotti, infatti, non tengono sufficientemente conto delle esigenze delle regioni alpine.
Al momento, inoltre, mancano ancora i regolamenti europei necessari per un mercato interno dell'idrogeno: non appena la legislazione lo consentirà, si punterà ad ottenere una rapida implementazione nelle normative nazionali. Le regioni di confine, dove si trovano importanti infrastrutture come i gasdotti o le reti di trasmissione dell'elettricità, possono svolgere un ruolo di cerniera per la cooperazione nell'approvvigionamento energetico e l'ARGE ALP intende collaborare più strettamente su questi temi in futuro.

L'ARGE ALP - Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine - è stata fondata il 12 ottobre 1972 a Mösern, in Tirolo, con l'intenzione di risolvere problemi comuni a diverse regioni dell’arco alpino in un rapporto di buon vicinato e mutua collaborazione. I membri dell'ARGE ALP sono: Libero Stato di Baviera (Germania); Länder Vorarlberg, Tirolo, Salisburgo (Austria); Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Regione Lombardia (Italia); Cantoni Grigioni, San Gallo, Ticino (Svizzera).













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