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Bressanone, barista offre ai camerieri 2200 euro netti e 3 ore di palestra gratis

Contro la carenza di personale. L’iniziativa è dell’imprenditore brissinese Christian Gallonetto, del bar Da Pierino di Villa Resi a Varna. «Un incentivo in più, 50 euro al mese, per chi smette di fumare. Parlo di addetti già esperti»


Fabio De Villa


BRESSANONE. Essere pagati per allenarsi e avere uno stipendio da cameriera di 2.200 euro per 40 ore mensili con un incentivo di 50 euro ogni mese per non fumare sul luogo di lavoro. Questo il nuovo progetto del giovane imprenditore brissinese Cristian Gallonetto che ha deciso di arruolare nuove cameriere per la sua attività con una nuova formula tarata anche sul benessere fisico.

«È finito il tempo in cui quello del barista era un mestiere di ripiego, una figura presa poco sul serio, un lavoretto estivo per studenti con pochi soldi in tasca. Ogni giorno si moltiplicano gli annunci di lavoro nel mondo della ristorazione e dei bar, dove sembrano scomparsi camerieri, responsabili di sala e barman. Ristoranti, ma anche birrerie, bar, gastronomie, cercano personale senza trovarlo. In questo periodo infatti, per via della mancanza di personale nei bar, ho pensato di lanciare una sfida! - racconta Gallonetto - Si tratta di un'idea nata per trovare personale in un periodo dove è davvero difficile trovarlo nel settore della ristorazione. Stiamo parlando di quaranta ore settimanali a 2.200 euro netti per fare la cameriera nel mio bar: ovvero di uno stipendio netto sopra la media per una cameriera fatta e finita, ovvero per chi sa già fare il suo lavoro e a cui non bisogna insegnare nulla, tutto questo con straordinari pagati a parte. In alternativa, per chi arriva da un altro mestiere e non si è mai approcciato dietro ad un bancone, nel giro di un anno e con un po' di impegno può comunque arrivare a quella cifra. La parte più interessante di questa mia visione, oltre all'innalzamento della paga media, è quella di ricavare 3 ore dalle 40 di lavoro, per dedicarle all'allenamento nella mia palestra e pagarle come se stessero lavorando. Per me è importante far capire alle persone che un corpo sano lavora meglio in simbiosi con la mente, allontana lo stress e i problemi, aumentando la redditività lavorativa. In molte aziende esistono all'interno delle palestre che sono messe a disposizione gratuitamente dei loro dipendenti, ma in questo caso le persone non vengono pagate per fare attività fisica. Ma non è finita, perchè se io assumo una fumatrice e se questa persone smette di fumare durante l'orario di lavoro, io la incentivo con 50 euro in più al mese come premio. Questo sempre nel contesto del mio progetto che un corpo sano è senza dubbio più efficace».Qualcuno, a queste condizioni, quasi sicuramente si farà avanti. 













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