Economia

Bilancio record per La Trentina: superati i 50 milioni di fatturato dopo la fusione con Sft

L’annata 2024/25 segna un risultato oltre le attese per la Cooperativa La Trentina. Con un liquidato di circa 30 milioni, la prima campagna post-fusione conferma la solidità del percorso di integrazione e la forza del sistema cooperativo trentino 



Sono numeri certamente soddisfacenti quelli che caratterizzano il Bilancio 2024/25 de la Cooperativa La Trentina presentato al Consiglio di Amministrazione. Il documento ha confermato infatti l’andamento positivo di un’annata importante, la prima dopo il completamento della fusione con Società Frutticoltori Trento (Sft), segnata da una campagna commerciale efficace. Che, dati alla mano, ha restituito risultati persino superiori alle attese. 

A fronte di una produzione 2024 certamente condizionata dal fattore climatico e da eventi meteo sfavorevoli, il fatturato lordo conseguito supera i 50 milioni. A superare il bilancio di previsione è anche il liquidato sul conferimento dei prodotti (mele, pere, kiwi e susine) che raggiunge i 30 milioni circa (contro i 26 inizialmente ipotizzati). Il dato sulla liquidazione, a conti fatti, costituisce uno dei migliori risultati degli ultimi anni.

La campagna commerciale, quindi, ha saputo determinare un esito davvero soddisfacente in una stagione che ha premiato diversi prodotti confermando così l’importanza di un’offerta diversificata e di alto valore qualitativo che trova costanti e solidi riscontri tra i consumatori. E certificando, al tempo stesso, la validità di una strategia complessiva fortemente centrata sul ruolo di una crescente cooperazione sistemica nel territorio. “I numeri del Bilancio non sono solo motivo di soddisfazione ma costituiscono anche un’ulteriore iniezione di fiducia per tutti noi”, ha dichiarato il presidente di Cooperativa La Trentina, Rodolfo Brochetti. 

“Le cifre di questa campagna, infatti, sono una conferma dell’efficacia del percorso intrapreso nella direzione di una sempre maggiore integrazione della nostra filiera nel sistema Apot. Una scelta che si traduce soprattutto in un aumento della nostra forza complessiva per affrontare le sfide presenti e future sul fronte della produzione e della commercializzazione in un mercato che resta certamente molto competitivo”. 

“I risultati raggiunti dimostrano che lo stare insieme funziona. Il processo di integrazione, che ha visto la recente fusione per incorporazione di Sft, ha reso possibile una maggiore competitività e un’ottimizzazione dei fattori produttivi e commerciali. Tutto questo si è tradotto in una migliore valorizzazione del prodotto e in una liquidazione più alta per i soci. L’aggregazione è l’unica strada per affrontare il futuro e favorire la crescita dei territori. I primi risultati confermano che questa scelta consente non solo di rafforzare il sistema, ma anche di garantire il presidio e il mantenimento del nostro territorio di montagna”. ha aggiunto Ernesto Seppi, presidente di Apot. C.L. 













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