il caso

Benno Neumair, oggi il via al processo: decisivo accertare la capacità di intendere e di volere

Un anno fa il delitto dei genitori. Cento i testimoni ammessi



BOLZANO. Un anno fa, in questi giorni, erano ancora in corso nel fiume Adige le ricerche di Peter Neumair, il cui cadavere riaffiorò poi a Trento solo il 27 aprile, quando fu avvistato da un passante. A distanza di un anno, inizierà domani a Bolzano il processo a carico di Benno Neumair, 31 anni, che nel frattempo ha confessato di essere l'autore del duplice delitto dei suoi genitori e dell'occultamento dei loro cadaveri (il corpo senza vita di sua madre Laura Perselli era stato trovato il 6 febbraio).

Benno, difeso dagli avvocati Flavio Moccia ed Angelo Polo, rischia l'ergastolo per il duplice delitto che lui stesso ha già confessato di avere commesso. Posto che la dinamica dei fatti è stata quindi accertata in fase di indagine, e che non sono rimaste significative zone d'ombre nella ricostruzione del duplice delitto e dell'occultamento dei cadaveri, nel processo si dovrà accertare soprattutto l'imputabilità, o meno, di Benno.

In base alla perizia psichiatrica, già svolta in fase di indagine, Benno sarebbe stato seminfermo di mente solo nel compiere il primo delitto, quello del padre Peter, che sarebbe maturato in seguito ad un litigio tra i due. Benno, sempre secondo la perizia, sarebbe però capace di intendere e di volere in occasione dell'omicidio della madre Laura, circa un'ora più tardi. Al processo, che inizierà domani alle 14 davanti alla Corte d'assise (una curiosità: la giuria popolare è composta da sole donne), sono stati ammessi in totale un centinaio di testimoni.













Scuola & Ricerca

In primo piano