IL CASO

Austria, il nuovo governo Kurz contro Airbnb: tetto di 90 giorni annui

La misura, a difesa degli albergatori, inserita nel programma di coalizione


di Stefan Wallisch


VIENNA. Un'opportunità per viaggiare in modo economico oppure concorrenza sleale che distrugge il mercato immobiliare Il tema Airbnb è molto sentito, soprattutto nelle grandi capitali e nei centri turistici. Nelle zone più in voga intere palazzine ormai non hanno più inquilini fissi. Per limitare la bolla il nuovo governo austriaco, formato da popolari e verdi, ha inserito nel programma di coalizione un tetto: privati potranno affittare i loro appartamenti al massimo per 90 giorni all'anno su Airbnb, Booking e le altre piattaforme online.

Airbnb è nato come portale per subaffittare il proprio appartamento oppure anche solo una stanza. Il proprietario - questa è stata l'idea iniziale - in questo modo può arrotondare un po' le sue entrate e l'ospite (studenti e giovani in viaggio) trova una sistemazione economica. Il boom è stato incredibile. Poco più di dieci anni dopo la fondazione l'Airbnb registra in media 2 milioni di pernottamenti al giorno. Il record assoluto è di quattro milioni di pernottamenti sabato 10 agosto 2019.

A Vienna, secondo uno studio della Technische Universitaet, che risale comunque a due anni fa, 8.600 appartamenti oppure stanze vengono offerti su Airbnb. Nel 2022, si stima, sarà superata la soglia di 40.000 alloggi. Sono già 2.000 gli appartamenti spariti in questo modo duraturo dal mercato immobiliare, facendo salire così ulteriormente gli affitti in zone già duramente colpite dal caro casa. Altri studi ipotizzano che sulle piattaforme online il guadagno può essere il triplo rispetto all'affitto tradizionale.

Il quotidiano Der Standard fa i conti in tasca a un ipotetico proprietario di un appartamento con due stanze da letto nel secondo distretto: occupandolo in media per 25 giorni al mese intascherebbe 6.100 euro, senza doversela vedere con inquilini morosi. Limiti - temporali, fiscali oppure regolamentari - sono già stati adottati in altre capitali, come Amsterdam, Londra, Amburgo e Tokyo. Se il governo austriaco dovesse davvero passare dagli annunci ai fatti, i veri vincitori saranno gli albergatori, commentano i sostenitori della deregulation. Il promotore del "tetto" è infatti il partito del cancelliere Sebastian Kurz, Oevp, tradizionalmente molto vicino al mondo economico.

«Noi dobbiamo rispettare un proliferarsi di regolamenti, mentre gli host Airbnb se la ridono», commenta la presidente dell'associazione degli albergatori Michaela Reitterer. La sfida è stata lanciata.













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