Virus in Comune: «Niente caccia alle streghe»

Arco. L’atteso faccia a faccia fra il sindaco Alessandro Betta e i rappresentanti sindacali dei dipendenti comunali è finalmente avvenuto: dal giorno in cui alcuni di essi si lamentarono perché in...



Arco. L’atteso faccia a faccia fra il sindaco Alessandro Betta e i rappresentanti sindacali dei dipendenti comunali è finalmente avvenuto: dal giorno in cui alcuni di essi si lamentarono perché in seguito alla scoperta di alcuni casi positivi negli uffici non sarebbe stata diffusa fra i dipendenti un’adeguata informazione, gli interlocutori si sono confrontati solo sulle pagine dei giornali. Venerdì pomeriggio il confronto, sollecitato anche per discutere dell’organizzazione generale dell’organigramma comunale. Al termine si è affrontata la questione Covid: «Io – ha detto il sindaco Betta – ho comunicato ai rappresentanti sindacali che in quella specifica circostanza nessuno si è fatto vivo né con me né con il segretario generale: prima di scrivere ai giornali, sarebbe stato opportuno quanto meno richiedere un chiarimento a chi di dovere e solo in caso di rifiuto adottare strategie alternative. In quel caso invece è stato deciso di saltare il passaggio più importante. Inoltre ho ricordato loro – ha continuato Betta – che le informazioni sulla presenza di alcuni dipendenti positivi in Comune non le ho certo passate io e che dunque i responsabili della contestazione andavano ricercati altrove: è evidente che, soprattutto in circostanze come quelle, sarebbe servita una maggiore riservatezza, ma ormai la stalla era stata aperta. Ai rappresentanti sindacali ho però voluto ricordare che, una volta rilevati i primi casi, il Comune si è subito attivato per arginare il contagio: abbiamo acquistato bidoni delle immondizie speciali, termoscanner per la misurazione della febbre ad ogni ingresso dal costo non indifferente, insomma tutto ciò che si è reso necessario per prevenire ulteriori contagi. Se poi qualcuno per sicurezza avesse voluto sottoporsi a tampone, avrebbe potuto semplicemente fare domanda. L’amministrazione le procedure previste le ha seguite tutte correttamente. E comunque ho ricordato loro che i malati non sono untori, la positività oggi è purtroppo una condizione abbastanza frequente, alla caccia alle streghe noi non ci stiamo». G.R.













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