Vigili del fuoco, Massimo Spada è il nuovo vice comandante 

L’assemblea a Riva. I volontari hanno rinnovato le cariche. Rieletta la cassiera Loredana Bondi e il nuovo caposquadra Alex Gallon. L’augurio del comandante Boroni. Effettuati 710 interventi



Riva. Da capoplotone a vicecomdante dei vigili del fuoco volontari di Riva. Massimo Spada, 49 anni, entrato nel corpo di Riva nel 2014, è stato eletto nel corso dell’assemblea ordinaria del corpo dei vigili del fuoco volontari di Riva del Garda, alla quale hanno partecipato il sindaco di Riva Mosaner, il presidente della Provincia Fugatti, il neo ispettore distrettuale Marco Menegatti e il presidente della Federazione dei vigili del fuoco volontari Ioppi.

Nel corso dell’assemblea sono state rinnovate altre cariche. Rieletta all’unanimità la cassiera uscente Loredana Bondi, vigile sostenitore da 5 anni. Il caposquadra Stefano Frizzi, dopo 5 anni, ha deciso di non ricandidarsi. Eletto Alex Gallon quale nuovo caposquadra. Gallon, classe 1974, è entrato nel corpo rivano nel 1999 come allievo, alla maggior età diventa vigile del fuoco, nel marzo 2005 diventa caposquadra per poi essere eletto capoplotone nell’ottobre dello stesso anno. Per 5 anni, dal 2008 al 2013 ricopre il ruolo di comandante, da qualche anno è anche istruttore del gruppo allievi. Nel discorso del comandante Graziano Boroni, oltre ad un caloroso augurio di buon lavoro all'ex vicecomandante Menegatti, eletto ispettore, sono stati toccati i punti salienti dell'ultimo periodo anche contando della presenza del presidente Fugatti. Dal 1 gennaio al 31 agosto 2020 sono stati effettuati 710 interventi per un totale di 6000 ore. Visto il trend si può ipotizzare di chiudere il 2020 con circa 1000 interventi, ovvero il 20% in meno del 2019. Flessione dovuta al periodo di lockdown dettato dalla pandemia da Covid-19.

Dalle successive parole di Boroni sono emerse alcune problematiche quotidiane date dalla rilevantissima attività interventistica vista prima. 1200 interventi nel 2019 effettuati su 3 regioni (Trentino-Alto Adige, Veneto e Lombardia), su 5 comuni (Riva del Garda, Nago-Torbole, Malcesine, Limone e Tremosine) da 65-70 vigili circa portano ad avere un’usura di mezzi, dispositivi di protezione ed attrezzature che non è paragonabile a quella di corpi con un territorio di competenza meno vasto. «Per questo motivo serve una risposta dalle istituzioni che riesca a supportare le maggiori spese e il maggior turn over di mezzi ed attrezzature che si deve sopportare per avere sempre mezzi efficienti ed efficaci che svolgano tutti gli interventi», ha sottolineato il comandante Boroni.















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