Tampone rapido anche ad Arco alla farmacia Redi

Arco. In coda anche presso la Farmacia Redi, ad Arco, per i tamponi antigenici rapidi. Dopo la farmacie di Trento, Riva del Garda e Pomarolo, anche la farmacia di via Nas offre questo servizio a...


Sara Bassetti


Arco. In coda anche presso la Farmacia Redi, ad Arco, per i tamponi antigenici rapidi. Dopo la farmacie di Trento, Riva del Garda e Pomarolo, anche la farmacia di via Nas offre questo servizio a tutti coloro che ne hanno necessità. «I tamponi vengono eseguiti previa prescrizione del medico di famiglia e su prenotazione, da effettuarsi online tramite il Cup – ha spiegato la dottoressa Lucia Redi – il tutto in assoluta sicurezza, poiché il tampone viene prelevato da un infermiere in una sede separata dalla farmacia».

Una possibilità, questa, che segue il Protocollo sperimentale per l’esecuzione di test rapidi antigenici nelle farmacie approvato di recente. Il provvedimento della giunta provinciale ha messo a disposizione 1,2 milioni di euro per i mesi di novembre e dicembre. Si stima una produzione complessiva giornaliera di 1.200 test rapidi da parte delle farmacie; conclusa la sperimentazione, iniziata il 9 ottobre presso la farmacia comunale di Piedicastello a Trento, il servizio è stato avviato lunedì 2 novembre, oltre che a Riva del Garda, a Trento (nella stessa farmacia di Piedicastello) e a Pomarolo (nella farmacia comunale di via 3 Novembre). Ora anche ad Arco, dove il servizio è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19, con l’obiettivo di potenziare l’azione di risposta diagnostica nella stagione autunnale e invernale, con particolare attenzione per il comparto scolastico, e di snellire le procedure di tracciamento dei contagi in questa fase molto delicata.

«I risultati sono disponibili già nella stessa giornata del test – ha puntualizzato la dottoressa Redi – e possono essere scaricati da Fast Trec tramite il codice consegnato a fine prelievo». Per alcuni il tampone serve ad accertare il contagio, per altri, dopo aver manifestato sintomi nelle due settimane precedenti e con familiari positivi, viene visto come una “patente di libertà” per tornare in società. Il grande limite di questo strumento, per ora, è dato dal fatto che i tamponi rapidi naso-faringei possono essere effettuati soltanto dagli infermieri e non dagli Oss o dai farmacisti stessi.













Scuola & Ricerca

In primo piano