Rifiuti, Amsa e Apm pronte a gestirli per i Comuni 

Il progetto innovativo. Le due società “in house” dei Comuni di Arco e di Riva guardano avanti,  nel caso le Comunità di valle cessassero di esistere. Veronesi: «Già definiti accordi specifici»


Leonardo Omezzolli


Arco. Se le Comunità di Valle domani cessassero di esistere, o mutassero, tema non certo irrealizzabile vista la volontà politica provinciale di riformarle, chi si prenderebbe carico dell’operatività di alcune funzioni strategiche come ad esempio i rifiuti? C’è chi questa domanda se l’è posta e anticipando i biblici e faraonici tempi della politica ha cominciato a intessere relazioni, dialoghi e incontri oltre che dare vere e proprie gambe giuridiche, messe nero su bianco, alla possibilità di farsi trovare preparati quando e se ce ne sarà necessità. Sono le società “in house” di Arco e Riva, al secolo Amsa e Apm, che da tempo “sconfinano” oltre il campanile del proprio municipio per progettare il futuro del territorio. Già negli anni scorsi si era parlato di passaggi di know how tra le due società le quali prevedevano inizialmente uno scambio di “servizi”. Per esempio dare la gestione del Camping Brione (Riva) ad Amsa, più strutturata nella gestione turistica e passare i parcheggi arcensi ad Apm. Elementi, questi che rimangono ancora sul tavolo, ma ai quali va ad aggiungersi un terzo e più ambizioso progetto: la gestione dei rifiuti di tutti i principali comuni altogardesani.

La provocazione è stata di recente lanciata dal presidente Renato Veronesi e dal vice Federico Chincarini con il sostegno di tutto il Cda. «Non ci stiamo sovrapponendo al bando appena uscito dalla Comunità di Valle - precisa Veronesi - ma guardiamo avanti, in prospettiva. È evidente che servirà un braccio operativo capace di saper gestire e affrontare la problematica rifiuti da un punto di vista gestionale». «Non solo - ci tiene a specificare Chincarini - ma che sappia approcciarsi territorialmente, ossia, che sia in grado, nonostante la centralità della gestione di rispondere alle singole problematiche dei territori, che non sia quindi un accorpamento per ridurre i costi, ma che poi sollevi altre problematiche. Penso al modello polizia locale, i cittadini sentono la mancanza dei vigili più territoriali».

Amsa ha quindi, alla vigilia delle elezioni comunali voluto lanciare un sasso nello stagno per cercare di capire quali possono essere le sensazioni delle parti politiche. «Non è un’improvvisata - certifica Veronesi - Amsa ha il tempo per prepararsi e per fare questo abbiamo già delineato una serie di accordi specifici con Apm così da dare risposte tecniche alle necessità burocratiche e politiche. Non è detto che questo ragionamento delle società in house, con competenze le une specifiche dalle altre, possa anche valicare gli attuali confini di Comunità e inglobare anche la Vallagarina». Sogno o utopia le carte contano più delle parole e a certificare il tutto vi sono atti notarili che Amsa e Apm stanno sottoscrivendo. «Serve collaborazione, competenza specifica, settorialità e una centralizzazione che sappia e agisca con soluzioni specifiche in ogni territorio - ribadisce Chincarini -. Prendiamo i rifiuti appunto, non in tutte le zone possono essere utilizzate le stesse macchine per la raccolta e non si può pensare di fare una centralizzazione del servizio prescindendo da questa logica, andrebbe a discapito dell’utente e della collettività».















Scuola & Ricerca

In primo piano