«Per la nostra comunità è una ferita enorme» 

Il sindaco Michelotti teme la chiusura prolungata del maniero: «È impossibile fare una stima dei tempi e dei costi ma di certo saranno lunghi e ingenti»


di Leonardo Omezzolli


DRENA. Lo squarcio nella cinta muraria del castello di Drena che guarda sulla Valle del Sarca è il simbolo concreto dell’umore della piccola comunità altogardesana, tutto racchiuso nella preoccupazione e nello sgomento del suo primo cittadino, Tarcisio Michelotti, che nella mattinata di ieri ha dovuto affrontare la delicata chiusura del proprio maniero, il simbolo della sua comunità e una delle principali fonti di introiti del Comune.

È amareggiato e spaesato Michelotti e per tutto il giorno è rimasto costantemente vicino alle macerie che fino alla sera del 31 maggio erano un possente muro di cinta. «Si parla di 200 metri quadrati di breccia spariti in pochi secondi - racconta Michelotti - una ferita enorme per la nostra comunità, sia dal punto di vista culturale che morale che finanziario. Per noi è un problema sull’entrata ordinaria e che questa struttura, acquistata proprio dal Comune, portava all’amministrazione».

Tutta la programmazione del 2018 e del 2019 è stata immediatamente sospesa. «Questo perché l’intervento che si dovrà fare non sarà semplice, veloce e soprattutto economico – spiega Michelotti - parlare di tempistiche è prematuro, ma non sarà una passeggiata. Si parla di messa in sicurezza del territorio limitrofo il castello. La Soprintendenza sta facendo i rilievi e, a caldo, ha approcciato i primi ragionamenti sulla base di quanto finora raccolto. La cosa ad oggi fondamentale, oltre che mettere in sicurezza il castello chiudendolo al pubblico, è quella di trovare il modo di intervenire per ripristinare l’accesso al maniero nel minor tempo possibile». Tempistiche, che nelle più rosee aspettative, sono superiori all’anno, forse due o più, di attesa. «C’è una parte di mura - racconta quasi incredulo Michelotti - che va in tempi rapidi messa in sicurezza e quel che è certo è che non si tratterà di una cosa veloce, ma richiederà ingenti sforzi economici, di lavoro, tecnico e specializzato, e adeguate tempistiche». Il rischio che il castello di Drena rimanga chiuso per anni è elevato e con questa chiusura verranno a mancare importanti entrate economiche. Fortunatamente, a giorni, si concretizzerà la firma del contratto di gestione del vicino campeggio e questo dovrebbe portare una piccola boccata d’ossigeno alle casse comunali. «In attesa dei lavori - chiosa Michelotti - il castello dovrà rimanere inaccessibile al pubblico. La spesa da affrontare sarà ingente e sono sinceramente preoccupato perché non so come andrà a finire».

Un aiuto a Drena lo hanno dato anche i “cugini” di Dro: Michelotti era proprio in ufficio tecnico a Dro quando ha ricevuto la pessima notizia. Subito è stato allertato il collega droato Vittorio Fravezzi. «Con l’aiuto dei nostri tecnici - racconta il sindaco di Dro - sono state fatte tutte le ordinanze urgenti necessarie. È stata davvero una brutta notizia».

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