Non cambia il progetto della piazza di Chiarano 

La polemica. Il Comitato tutela Romarzollo ha incontrato i residenti di “Arco Fiori” per avallare la nuova proposta. Fermo l’assessore Miori: «L’idea proposta è buona, ma non si può modificare»


Gianluca Ricci


Arco. Sulla piazza antistante la chiesa di San Marcello a Chiarano il Comitato Tutela Romarzollo non molla. Appena allentate le misure anti Covid i volontari si sono attivati, come promesso, per coinvolgere i residenti del vicino condominio “Arco Fiori” e verificare la possibilità di modificare nuovamente un progetto che, nonostante le variazioni proposte dall’assessore Stefano Miori, continua a non piacere.

L’altra sera una sessantina di persone si è radunata nel giardino di Villa Annamaria nel rispetto dei principi del distanziamento per avere l’esito dei contatti intercorsi nelle ultime settimane fra comitato e condomini. Il lavoro dei rappresentanti è stato minuzioso, come hanno spiegato ai cittadini i protagonisti: sono stati contattati tutti i capiscala e sono state consegnate loro centinaia di fotocopie con la nuova proposta di progetto da distribuire a tutti i condomini. Alla fine pare che la maggioranza di chi abita nella residenza “Arco Fiori” sia d’accordo con la nuova versione del progetto, che prevede un sostanziale aumento del verde a discapito della pavimentazione in porfido, ma soprattutto lo spostamento dell’ingresso a nord con conseguente scomparsa della rotonda in mezzo alla via che soddisfa ben pochi. Con queste modifiche sarebbe possibile evitare di piazzare la rampa di accesso in mezzo alla piazza, anche se ridimensionata, proprio di fronte alla chiesa, individuare una piccola corsia a favore di disabili e carrozzine, realizzare spazi ciclopedonali e soprattutto un marciapiede sul lato ovest oggi non previsto.

L’amministratore condominiale ha preso atto della volontà della maggioranza e ha scritto al Comune per verificare se sia possibile intervenire con una variante in corso d’opera e soddisfare le richieste di chi quel piazzale dovrà viverlo giorno dopo giorno.

La doccia fredda sulle speranze di modificare il progetto è venuta però ieri dall’assessore Miori, che ha spiegato come simili operazioni siano possibili solo nel caso in cui si riesca a raggiungere il 100% del favore dei residenti, trattandosi di un intervento che va ad incidere sul patrimonio di tutti i singoli aventi diritto: «L’idea proposta – ha spiegato Miori – è sicuramente buona, ma è in conflitto con il rispetto dei diritti di tutti. Il progetto approvato è l’unica intermediazione possibile fra il massimo della fruibilità della piazza e i diritti dei cittadini che ne vengono coinvolti. Figurarsi se anche a noi non farebbe piacere andare incontro alla totalità delle richieste dei cittadini: quando non è possibile, bisogna raggiungere dei compromessi. E se provare a far fare brutta figura agli attuali amministratori serve ad alcuni per fortificare la propria campagna elettorale, pazienza. Noi sappiamo di aver fatto tutto quello che potevamo». E che non ci sia la totalità dei favori fra gli abitanti del condominio lo si è visto anche durante l’incontro dell’altra sera, quando un residente ha preso la parola e ha fatto presente a tutti che a lui quella nuova proposta di modifica non piace nemmeno un po’.

Nel giro di pochi giorni il cantiere tornerà dunque a movimentarsi.













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