DOMANI L’ADDIO AL LEDRENSE 

Nella chiesa di Lenzumo  il funerale di Doro Segalla

LEDRO. Si svolgeranno domani pomeriggio, alle 16, nella chiesa parrocchiale di Lenzumo, a Ledro, i funerali di Isidoro “Doro” Segalla, il settantunenne ledrense morto dopo essere precipitato lungo un...



LEDRO. Si svolgeranno domani pomeriggio, alle 16, nella chiesa parrocchiale di Lenzumo, a Ledro, i funerali di Isidoro “Doro” Segalla, il settantunenne ledrense morto dopo essere precipitato lungo un precipizio, non lontano dal rifugio Pernici. L’incidente è avvenuto, con ogni probabilità, nella giornata di domenica ma il suo corpo è stato ritrovato solo il martedì successivo. Il ritrovamento è avvvenuto oltre 200 metri a valle del tratto finale del sentiero (413 Sat) che sui monti di Concei collega il rifugio Pernici a Bocca Saval. L’autorità giudiziaria non ha disposto l’autopsia avendo evidentemente giudicato che la morte sia stata accidentale.

In molti in valle di Ledro si interrogano sulle cause della disgrazia ritenuta inspiegabile per una persona che sin da ragazzo ha praticamente trascorso l’esistenza sulle “sue” montagne che conosceva in tutti gli anfratti, compreso il pericoloso sentiero in cui è precipitato, già segnato da altre “croci”. Per gli amici e conoscenti l’ipotesi più probabile è che Doro fosse intento nei suoi abituali lavori di sistemazione dei sentieri della zona e per una manovra errata o per un improvviso malore abbia perso l’equilibrio in un tratto esposto e per la mancanza di qualsiasi appoggio la caduta sarebbe risultata inevitabile fino nei pressi di malga Gelos, oltre 200 metri più sotto.

Da anni Doro Segalla in solitario dedicava il tempo libero, giornate intere con il pensionamento negli anni 90, a rinnovare la viabilità montana di Concei. Era un lavoro, ovviamente gratuito e disinteressato, che consentiva, grazie al suo silenzioso apporto (disdegnava ogni menzione e riconoscimento), ai molti escursionisti di percorrere in sicurezza i sentieri di quel “paradiso” ,come lo definiva Doro, costellato da testimonianze del primo conflitto mondiale (era la prima linea asburgica). Il ripristino di camminamenti e trincee era un altro impegno dello “Schutzen Doro” che fin dalla costituzione apparteneva alla “Compagnia Val de Lèder”. (a.cad.)















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