Inclusività, il Ministero ha premiato Remoove 

Il caso ad Arco. Nuovo importante traguardo per la startup arcense. Tomasoni e Bonanome hanno partecipato a un incubatore di idee di Accelerathon sul turismo alternativo in bicicletta


LEONARDO OMEZZOLLI


Arco. Nuovo traguardo per l’arcense Remoove che dopo essersi presentata sul territorio locale con innovative biciclette elettriche che puntano a rendere inclusivo a 360 gradi il turismo e la quotidianità, ora è riuscita nell’impresa di essere tra le 10 startup selezionate dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT) e Invitalia proprio per la loro particolare idea di inclusività turistica. Andrea Tomasoni e Mattia Bonanome hanno partecipato a “Let’s bike the tourism” l’incubatore di idee dell’Accelerathon sul turismo in bicicletta, ossia la prima sfida tutta in digitale di FactorYmpresa Turismo, il programma promosso dal MiBact e gestito da Invitalia che offre servizi di tutoraggio e contributi economici alle imprese e agli aspiranti imprenditori della filiera turistica, con l’obiettivo di far crescere qualitativamente l'offerta e rendere l'Italia più competitiva sui mercati internazionali.

Tra le centinaia di proposte Invitalia ha quindi selezionato le migliori 20 che successivamente si sono sfidate in una due giorni a colpi di progetti innovativi sul tema del cicloturismo, in grado di portare soluzioni innovative per chi ama viaggiare in bicicletta, ma anche per tutti coloro che prediligono forme di turismo alternativo alla classica mobilità. I team dei 20 startupper in sfida hanno lavorato con i mentor e i tutor di Invitalia per verificare punti di forza e di debolezza del modello di business, definire come rafforzare il progetto individuando il fabbisogno di servizi specialistici e hanno preparato un pitch di 3 minuti con cui hanno presentato il loro progetto alla giuria selezionata.

Remoove è quindi stata scelta come vincitrice insieme ad altre nove startup ognuna delle quali ha ricevuto un assegno di 30.000 euro da utilizzare per sviluppare ulteriormente l'idea di business e la possibilità di avvalersi dei servizi di consulenza di Invitalia. La forza di questa realtà arcense è stata proprio la capacità di rendere inclusivo ad ogni forma di disabilità il cicloturismo grazie alle speciali biciclette, triciclette e cargo bike elettriche. «Sognare dei percorsi accessibili, immaginare delle esperienze di viaggio ed una rete di partner “illuminati” che vogliano scommettere come noi su un nuovo paradigma: abilitare la società», è il loro motto.













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