Il sindaco Betta si ricandida nel segno della concretezza 

Verso le comunali. Il primo cittadino uscente ha presentato al Casinò “Intesa Civica per il Bene Comune” con cinque liste e un centinaio di candidati: «Siamo una squadra davvero affiatata»


Gianluca Ricci


Arco. «Siamo stati l’amministrazione della concretezza: la città, negli ultimi anni, è cambiata, è diventata più bella, più moderna, più viva turisticamente. Un lavoro complesso reso possibile da una squadra davvero affiatata: ecco perché ripartiamo da qui»: così si è espresso il sindaco Alessandro Betta presentando ieri mattina la coalizione che sosterrà la sua rielezione alle prossime amministrative, che, in caso di vittoria, assicura sarà l’ultima. Insieme a lui al Casinò i rappresentanti di ognuna delle cinque liste che lavoreranno per assicurare ad Arco la continuità sotto il nome di “Intesa Civica per il Bene Comune”: a partire da sinistra, non solo logisticamente, Tommaso Ulivieri per “Arco Bene Comune Futura”, Ricky Zampiccoli per “PensArcoMune”, la civica del sindaco, il presidente del consiglio comunale per una volta schierato pubblicamente, Flavio Tamburini, per il Pd, Nicola Cattoi per l’Upt e l’ex consigliere Graziano Parolari per la lista civica degli assessori Miori e Zampiccoli “Civica e Autonomia”. «Come ha dimostrato la compattezza espressa nel corso dell’ultimo consiglio comunale, quello che ha dotato la città di una variante urbanistica di straordinaria importanza – ha aggiunto Betta – siamo pronti a riprovarci, mantenendo ciò che di buono è stato fatto e provando a migliorare ciò che servirà alla nostra città nei prossimi anni». Un centinaio circa i candidati che saranno però ufficializzati martedì, al momento della scadenza dei termini di legge, anche se le liste, ha fatto sapere il sindaco, sono sostanzialmente pronte.

Fra i progetti a cui verrà data maggiore attenzione in caso di vittoria ci saranno la risistemazione urbanistica della cosiddetta Arco Ovest e la realizzazione di un piano parcheggi adeguato alle nuove esigenze del centro storico; una decisa spinta in direzione della mobilità alternativa, per la quale, come ha precisato l’assessore Roberto Zampiccoli, esiste già un masterplan che basterebbe seguire al centimetro; l’edilizia scolastica; adeguate misure per limitare i danni conseguenti alla pandemia; strategie specifiche che puntino ad un turismo di qualità; la realizzazione di una sede degna per lo stadio di arrampicata, «in modo da fare di Arco – ha spiegato ancora Zampiccoli – quelle che sono Formia per l’atletica e Coverciano per il calcio». E poi una miriade di altre idee: «D’altronde – ha aggiunto Betta – la nostra forza è proprio riuscire a far sintesi delle diversità: qui non c’è un capo che decide da solo, ma un gruppo in cui si confrontano le idee di ciascuno». A seguire hanno preso la parola i singoli rappresentanti di lista, primo fra tutti Graziano Parolari, che ha testimoniato come parte del vecchio Patt abbia trovato in Betta l’uomo giusto per ripartire. Quindi è stata la volta di Nicola Cattoi testimoniare fedeltà al sindaco da parte di uno dei partiti storici del nostro territorio come l’Upt: la volontà è quella di programmare lo sviluppo di Arco per il prossimo trentennio. Flavio Tamburini, Pd, ha segnalato che nel programma c’è una parte specifica destinata al metodo di lavoro, per evitare gli errori del passato. Ricky Zampiccoli ha rivendicato la forza dell’inesperienza per sollecitare l’amministrazione a fare di più. Infine Tommaso Ulivieri ha rivendicato la forza di potersi esprimere liberamente all’interno di un gruppo, promettendo di coinvolgere quanto più possibile gli ambientalisti che si presentano in altre liste.













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