Bazzanella e M5S per il Linfano «verde» 

La candidata di Ad e i pentastellati hanno raccolto l’appello lanciato dagli ambientalisti



ARCO. Alcuni giorni fa gli ambientalisti avevano lanciato un appello per chiedere aiuto ai candidati alle prossime provinciali in sostegno del ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del piano attuativo. A qualche giorno di distanza sono arrivate le prime adesioni da parte della consigliera comunale nonché candidata capolista di Autonomia Dinamica, Franca Bazzanella, e dal candidato presidente pentastellato Filippo Degasperi sostenuto da tutti i candidati a 5 Stelle. «Leggo con soddisfazione - scrive Bazzanella - che il nostro locale mondo ambientalista non ha intenzione di lasciare a una mala politica la possibilità di consumare ulteriormente il verde che valorizza e genera profitto solo con la sua naturale presenza il Linfano. Luogo - continua - che deve essere salvaguardato, e non è accettabile che la politica metta ancora in campo pianificazioni che vadano ad aumentare il consumo di suolo, trasformando il verde in grigio cemento. Il nostro turismo - continua la candidata di Autonomia Dinamica - il nostro “verde appeal” è dato in massima parte dovuto alla natura che ci circonda. Chi viene nell’Alto Garda è colui che ama le nostre montagne, il nostro fiume, il nostro lago, i nostri boschi, i nostri parchi, le nostre piccole e grandi vette, le nostre rocce e tutto ciò che non è un grigio-asettico-inanimato cubo commerciale che possono benissimo trovare nei loro paesi e città di provenienza». Per Bazzanella, quindi, il supporto agli ambientalisti è quindi apertamente dichiarato. Così anche i 5 Stelle. «Rispondiamo volentieri all'appello dei comitati ambientalisti - scrivono i pentastellati di Degasperi -. Ci impegniamo fin da ora a portare nel prossimo consiglio provinciale tutte le richieste di blocco della cementificazione e di modifica della legge urbanistica nel senso della conservazione del suolo». Per il Movimento l’ambiente deve tornare ad avere valore. «Proponiamo un'agricoltura pulita, sostenibile, rispettosa della natura, sicura per gli operatori del settore ma anche per la popolazione residente e per i flussi turistici - precisano -. La limitazione al consumo di suolo per azzerarlo, l'obbligo per gli strumenti urbanistici di definire il perimetro urbano quale limite vincolante all’espansione edilizia rafforzando gli incentivi per il recupero dei centri storici, le prescrizioni della carta del paesaggio che vanno rese vincolanti e il censimento a livello sovracomunale delle volumetrie inutilizzate, delle capacità edificatorie e delle aree dismesse». Buone notizie per gli ambientalisti che con il supporto “politico” potranno continuare la loro battaglia a tutela del Linfano.

(l.o.)













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