Arco, servono altri 500 mila euro per l’ampliamento delle medie 

L’amministrazione comunale metterà mano al bilancio per trovare le risorse che ancora mancano Il costo complessivo dell’intervento supera i 4 milioni, il cantiere comincerà soltanto nel 2019


di Leonardo Omezzolli


ARCO. Il cantiere per l’ampliamento e l’adeguamento sismico della scuola media Nicolò d’Arco a Prabi dovrà attendere il 2019. Non sono previsti avvii di lavori per il 2018 e mancano all’appello fondi per una cifra superiore ai 500 mila euro che l’amministrazione garantisce di poter reperire nei prossimi due mesi modificando il bilancio di previsione o, se necessario, stralciando altre opere ritenute meno urgenti.

Lo si evince dalla risposta all’interrogazione sottoposta dalla consigliera Bruna Todeschi che chiedeva lumi circa le tempistiche per quello che sarà un importante cantiere scolastico e che darà adeguate risposte alle esigenze del Comune e degli alunni.

Per quanto riguarda gli affidi, sia l’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva sia quello di coordinamento in materia di sicurezza, sia quello di redazione della relazione geologica e geotecnica sono stati assegnati. Così come sono stati consegnati nei tempi previsti gli elaborati progettuali definitivi. L’amministrazione fa sapere di aver inoltrato le richieste di nulla osta che «sono state rilasciate ad eccezione dell’ufficio polizia amministrativa della Provincia che ha in corso l’istruttoria». Con la consegna di quest’ultimo parere si potrà esaminare il progetto definitivo in Commissione edilizia comunale ed esprimere il parere tecnico-amministrativo sull’opera a cura della dirigente dell’area tecnica comunale. «L’opera - si legge nella risposta - è stata ammessa a finanziamento nel 2016 dal Fondo Unico Territoriale (Fut) con un contributo di 3 milioni e 120 mila euro nonché dal Fondo strategico territoriale della Comunità di Valle con ulteriori 387 mila euro». L’opera appare quindi nel bilancio di previsione 2018 - 2020 recentemente votato in consiglio comunale con due quote, una prevista per il 2019 e pari a 3,12 milioni di euro e una nel 2020 con 940 mila euro. A mettere i bastoni tra le ruote è stata l’approvazione della legge finanziaria provinciale e dell’approvazione dell’elenco dei prezzi entrata in vigore il 5 gennaio scorso. «Si è registrato - si legge nella risposta all’interrogazione - un sensibile aumento della spesa prevista, per una somma che supera i 500.000 euro e che l’amministrazione è intenzionata a reperire entro i prossimi due mesi, modificando in tal senso il bilancio di previsione 2018-2020, se necessario stralciando altre opere ritenute meno urgenti».

Risolti gli inghippi e ottenuta la formale concessione del contributo del Fut sarà possibile procedere con la progettazione esecutiva in accordo con l’Apac «con una procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando, indirizzata a 20 ditte del territorio provinciale».

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