Alpinismo sul Colodri: il film 

Oggi, nella sede Sat di Arco, il cortometraggio di Mauro Zattera sulla conquista della parete-simbolo


di Donato Riccadonna


ARCO. Mauro Zattera è un nome molto conosciuto nell’ambiente storico della Sat di Arco e delle ricerche sulla Prima guerra mondiale nel basso Trentino. E quando annuncia un nuovo lavoro, in questo caso un cortometraggio, sono parecchi quelli che non vogliono mancare l’appuntamento. Ora è la volta del Colodri e basta il nome per evocare uno delle montagne simbolo dell’arrampicata arcense. È situato immediatamente a nord di Arco e presenta pareti molto verticali e strapiombanti percorse quasi ovunque da itinerari d'arrampicata. Dalle linee classiche lungo fessure e diedri affrontate già nella seconda metà degli anni '70 a quelle estreme in artificiale o chiodate per l'arrampicata libera su difficilissime placche.

Il film racconta la storia degli arrampicatori arcensi sul Colodri, dai primi tentativi degli anni trenta fino al 1972 anno in cui il Colodri fu vinto. Autori dell’impresa furono quattro ragazzi ventenni di Arco: Ugo Ischia, Mauro Ischia, Giuliano Emanuelli e Fabio Calzà. Il racconto parte attorno ai primi anni 50, quando salì alla ribalta dell’alpinismo arcense Davide Tecchi, figura singolare e piuttosto scontrosa, a detta di chi l’ha conosciuto. In quegli anni riusciva ad arrampicare fino alla grotta che ora è attraversata dalla via Tyszkiewicz e lo aveva eletto a suo covo, e nella quale si trova appunto la scritta "Tyszkiewicz 1804". Morirà in Congo dopo una vita avventurosa e dopo essersi arruolato nella Legione Straniera. Fu autore assieme all’amico Bruno Pisoni, della prima ascesa alla rupe del Castello, effettuata, a detta di alcuni testimoni, con mezzi di fortuna e senza una tecnica alpinistica sicura. Nel 1972 i quattro amici aprirono la via Umberta Bertamini, poi la Via Barbara e la Sommadossi, probabilmente dando il via a quel fenomeno di massa che vede Arco come capitale di migliaia di appassionati dell’arrampicata che frequentano le falesie del Basso Sarca. Sempre per l’alpinismo arcense sono stati intervistati Walter Gobbi e Fabrizio Miori che fin da ragazzini hanno arrampicato sul Colodri con bravura e segnando il passaggio tra il classico ed il moderno. È stato ricordato anche Giuliano Stenghel, il fortissimo arrampicatore roveretano e grande valorizzatore del Colodri. Il film finisce sulla vetta del Colodri con i tre “conquistatori” rimasti dato che Ugo è scomparso qualche anno fa, per un ricordo, dopo 46 anni dalla loro vittoria e per ricordare il loro grande amico.

Per venire incontro all’annunciato pieno di pubblico, è stata prevista per oggi nella sede Sat di Arco una doppia proiezione: la prima alle 17 e la seconda alle 21. Ingresso libero.















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