Un bilancio di previsione che guarda all’ambiente 

Il previsionale del Comune di Dro. Domani il sindaco Fravezzi porta in aula il documento contabile che pareggia a 12 milioni. Allo studio misure per stimolare l’economia dopo il virus


Katia Dell’eva


Dro. Pareggia a poco più 11 milioni e 655 mila euro, il bilancio di previsione 2020 del Comune di Dro, che, dopo i molti rimandi, si appresta finalmente ad essere discusso e approvato dal Consiglio (domani, alle 17). Tante le opere messe in campo (alcune già avviate), pur senza grandi sconvolgimenti rispetto alle intenzioni programmatiche degli scorsi anni, e non senza una particolare attenzione all’emergenza Covid-19 e alle necessità di famiglie e imprese.

Le cifre.

11 milioni e 655 mila euro, dunque, i tesoretto a disposizione per Dro per quest’anno, di cui poco meno di 4 milioni e 700 mila euro ricavati dalle entrate ordinarie – tributi, trasferimenti provinciali ed entrate extratributarie – che pareggiano con altrettante uscite nell’ambito di personale, servizi e contributi. Ad essi si vanno poi a sommare 2 milioni e 118 mila euro di entrate straordinarie, 1 milione e 300 mila euro di anticipazioni di tesoreria e circa 2 milioni di entrate per conto di terzi.

Gli interventi sull’ambiente.

«E’ alla tutela del capitale ambientale attraverso azioni volte al miglioramento della qualità del suolo, dei boschi, della Sarca e delle altre risorse naturali – scrive il sindaco, Vittorio Fravezzi nella sua relazione – che abbiamo riservato una particolare attenzione nella parte straordinaria del bilancio». E nello specifico – si legge – all’efficientamento energetico (la posa della rete del metano e della fibra ottica a Dro, Ceniga e Pietramurata), agli interventi per la viabilità forestale e per le falesie, nonché per la manutenzione dei sentieri. Ma anche, ancora, alla riqualificazione dell’area Gere e dell’acquedotto, al completamento del percorso ciclo-pedonale in località Lago, alla manutenzione dei campi sportivi e cittadini e del verde urbano, considerati a più riprese dal primo cittadino, spazi di una ripartenza democratica post-emergenza.

La scuola e la cultura.

«Altro punto fondamentale – continua Fravezzi – è il completamento della scuola primaria di secondo grado, con arredi e attrezzature». Non da meno, poi, «il consolidamento dei servizi culturali e la valorizzazione dei beni storici, uno su tutti Torre Guaita, per la quale si avvia la fase finale di progettazione della struttura ad essa adiacente».

Il sociale.

«Rilevante sarà, ancora, la valorizzazione dei servizi legati alla protezione civile, alla sicurezza (con la consueta attenzione straordinaria ai Vigili del fuoco), all’assistenza socio-sanitaria - scrive il sindaco – nonché al sostegno del volontariato (con le sue 40 associazioni sul territorio)». E proprio in quest’ultimo, il Comune di Dro vede la chiave di volta per il superamento dell’emergenza Covid-19 e delle difficoltà da essa derivate: per far fronte a questa sfida – chiarisce infatti - «non si andrà a gravare sui cittadini attraverso ulteriori tassazioni e non si andrà a intaccare l’erogazione dei servizi. Si continuerà bensì a incentivare la coesione sociale e a sostenere il mondo del volontariato».

Emergenza Covid-19: sostegno a famiglie e imprese.

E’ una “politica previdenziale, di reintegrazione e rassicurazione”, pertanto, quella a cui il Comune di Dro mira, in merito all’emergenza sanitaria da Coronavirus o, più nello specifico, a una serie di interventi che – come spiega Fravezzi - «nascano dal dialogo tra Comuni e Comunità di Valle, tra Provincia e Stato, con l’obiettivo ultimo di rafforzare il senso di comunità e di dare vita a un “patto sociale” tra pubblico e privati». Oltre all’utilizzo delle risorse statali in favore delle famiglie droate (121 su 2127 i nuclei familiari ad aver usufruito del bonus spesa), importante sarà dunque – prosegue il sindaco - «l’avvio di ulteriori misure mirate per stimolare la nostra economia (344 imprese e 1374 posti letto turistici) così duramente colpita in questi mesi di forzato stop, in particolare lavorando sull’adeguamento degli strumenti normativi».

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