«Ulivieri, una condotta così non fa bene alla coalizione» 

La polemica ad Arco. L’assessore Ricci guarda alle prossime amministrative. Il sindaco Betta si scusa ufficialmente con tutte le vittime. Ulivieri è pronto a dimettersi se lo farà anche Bisesti


Leonardo Omezzolli


Arco. In un momento in cui la politica dovrebbe occuparsi congiuntamente di contenere le ferite umane, sociali ed economiche inferte dall’emergenza Coronavirus, la frase su Facebook del consigliere comunale di Arco, Tommaso Ulivieri «Il Lombardo-Veneto contagiato probabilmente da chi ha viaggiato in prima classe e i leghisti che guardano ai barconi. È giusto che la Natura faccia il suo corso», ha aperto un vaso di Pandora alimentando il focolaio delle tensioni umane e politiche di zona fino a raggiungere il Veneto e la Lombardia stesse oltre che l’interesse nazionale con articoli sulla stampa del paese.

A farne le spese potrebbe essere la compattezza della maggioranza visto che non ha tutti è andata a genio questa vicenda e c’è chi è pronto a mettere in discussione la presenza di Ulivieri nella coalizione di maggioranza per le prossime comunali. Tra questi l’assessore Tomaso Ricci. «Credo che abbia un po’ perso la testa - ammette Ricci -. Ha un atteggiamento strano nei confronti di certe persone e cade in questi facili errori. Si sente un libero falco, lo abbiamo visto recentemente in consiglio comunale e credo che forse, quando il dibattito politico riprenderà si dovrà riflettere perché una persona così non fa bene alla coalizione di Alessandro Betta». A chiedere scusa ufficialmente ci ha pensato il primo cittadino: «Esprimo la massima vicinanza a tutte le vittime e a tutte le persone che soffrono per la perdita dei loro cari - dichiara Betta - non mi interessa fare il giudice anche di molte scelte sbagliate a cui ho assistito in questi tempi, non voglio entrare in polemiche in questo momento drammatico per l’intera popolazione e di più chiedo anche scusa a tutte quelle persone chi si siano sentite ferite veramente e profondamente da tale accostamento delle due frasi».

Forte presa di distanza arriva anche dal Patt di Arco attraverso il vicesindaco Stefano Bresciani insieme all’assessora Marialuisa Tavernini i quali, una volta passata l’emergenza chiederanno provvedimenti agli organi amministrativi: «Intendiamo dissociarci dalle dichiarazioni di Ulivieri affermando con forza che l'ideologia politica non può annebbiare la solidarietà nei confronti dell'essere umano perlopiù in considerazione dello stato di emergenza e la situazione drammatica che sta attraversando anche la nostra Città».

Dal canto suo Ulivieri rivendica il significato della frase, specificandolo “meglio”, a suo dire, in un successivo post, dicendosi pronto alle dimissioni, in un gioco di bossiana memoria, qualora avvenissero quelle dell’assessore provinciale Mirko Bisesti sotto accusa per frasi altrettanto provocatorie contro partigiani e ong. «Chiedo scusa alle persone che mi sono vicine e che in queste ore hanno visto di cosa è capace la bestia fascio-leghista» che, sempre a suo dire, comporrebbe la totalità delle risposte e degli insulti, deprecabili e non giustificabili, ricevuti al suo indirizzo e alla sua persona. Contro Ulivieri anche La Sinistra di Mirko Carotta: «Quella frase è cinica e come tale è impronunciabile in qualsiasi accezione».

A sostenere Ulivieri il compagno di alleanza tra Arco Bene Comune e Futura, il presidente, Paolo Ghezzi. «Tommaso ha detto semplicemente quel che pensava, non voleva augurare del male a nessuno ma non è stato prudente».

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