Torbole è finita nel mirino della “banda delle Bmw” 

Raffica di furti in Strada Granda. Le auto lasciate in sosta di notte vengono spogliate di pezzi che vanno dal volante alla intera plancia, Finiscono sul mercato clandestino dei ricambi


Sara Bassetti


Torbole. Hanno aperto la portiera dell'auto e hanno avuto un'amara sorpresa: erano spariti alcuni pezzi dell’interno del veicolo. un incubo che nei giorni scorsi ha colpito i proprietari di alcune bmw posteggiate nella zona di via strada granda, a torbole. “si tratta con ogni probabilità di furti fatti su commissione da parte di bande che colpiscono di volta in volta in zone diverse, alla ricerca di modelli specifici di auto, perlopiù di lusso – ha commentato l’assessore alla sicurezza del comune di nago-torbole, fabio malagoli – bande che non toccano nient’altro, non cercano zaini, né borsette dimenticate sui sedili, nemmeno oggetti diversi di valore”. gruppi di malviventi altamente specializzati che prendono di mira le vetture della casa bavarese, “spogliandone gli abitacoli”, dai volanti alle plance, dalle rifiniture in metallo ai pomelli del cambio, dalle consolle del climatizzatore a quelle dei sistemi multimediali, con l'impianto audio e lo schermo con il navigatore. e ancora, l'intero gruppo della leva del cambio e tutta la pulsantiera del tunnel centrale tra i due sedili anteriori, dopo aver mandato in frantumi uno dei finestrini della vettura e, una volta all'interno, avviato un meticoloso lavoro. il caso non sarebbe però isolato. una serie di colpi analoghi, in varie zone della provincia, era stata messa a segno tra novembre e dicembre dello scorso anno: colpite, in quel caso, trento, la valsugana e la vallagarina. i ladri, in realtà, nei mesi scorsi hanno colpito pesantemente in tutta italia, spingendosi in qualche caso a rubare anche componenti esterne delle vetture come fari a led, cerchi in lega e così via. “purtroppo, nonostante tutti gli sforzi, non è sempre così semplice rintracciare gli autori di questi reati – ha aggiunto malagoli – ad ogni modo il controllo sul territorio da parte delle forze dell’ordine è sempre alto, e massima la loro disponibilità ad assicurare maggiore vigilanza sulle aree più isolate, così come l’attenzione della nostra amministrazione”. i carabinieri si sono già mossi da tempo e continuano a effettuare controlli. sopra ogni ombra di dubbio il fatto che non si tratti di ladri alle prime armi, ma di soggetti dotati di una certa perizia nel rimuovere i dispositivi, dai quali, peraltro, verrebbero tolti dei microchip poi reimpiegati nel processo per la clonazione delle carte di credito. abbastanza certo, inoltre, che la refurtiva sia destinata ad alimentare il mercato nero della ricambistica, molto probabilmente dell’est, attraverso operatori del settore ma anche attraverso i siti di compravendita online.













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