Sul tavolo restano 1,6 milioni di euro

Nago-torbole. È tempo di chiudere i conti del bilancio 2018 anche per Nago-Torbole. E mentre i cugini arcensi e rivani, nelle scorse settimane, “scoprivano” di avere da parte un “tesoretto”,...



Nago-torbole. È tempo di chiudere i conti del bilancio 2018 anche per Nago-Torbole. E mentre i cugini arcensi e rivani, nelle scorse settimane, “scoprivano” di avere da parte un “tesoretto”, rispettivamente, di circa 6 milioni e di addirittura quasi 15 milioni, per la Giunta Morandi il gruzzolo risulta essere più ridotto: l'avanzo di bilancio si aggira “appena” attorno al milione e 650 mila euro. Pochi i sogni, i progetti e le mosse strategiche che ci si potranno costruire sopra, nei prossimi mesi di mandato, allora, mentre sembra più probabile che il fondo se ne resterà lì a garantire un futuro sicuro e stabile al Comune. «Questa cifra non è il risultato di un non-agire» - afferma il vicesindaco Luigi Masato - «come dimostrato dalle relazioni tenute dagli assessori in Consiglio lunedì sera, l'amministrazione si è data da fare in ogni campo, dallo sport, alla cultura, al sociale, al turismo, alle opere pubbliche. Un' ulteriore affermazione del nostro costante “agire”» - continua - «è poi anche il fatto che, in questo periodo di chiusura del mandato prima delle elezioni, stiamo continuando a correre per portare a compimento i tanti cantieri partiti lo scorso anno».

Tra le opere più importanti per Nago-Torbole, infatti, restano ancora da completare il rifacimento di Villa Cian, gli arredi interni del nuovo Municipio e la piazza antistante ad esso, il campo sportivo alla Mala, oltre ad una serie conclusiva di operazioni all'acquedotto delle Busatte (ormai in dirittura d'arrivo).

Quel milione e 650 mila euro risultato dal rendiconto di gestione 2018, approvato in seduta consigliare dalla maggioranza ma bocciato dalle opposizioni, allora, non ha per il momento una chiara destinazione, se non quello di costituire un salvagente in caso di necessità oppure un buon viatico per la prossima amministrazione comunale: «Non si sa di preciso cosa ne faremo» - conclude Masato - «potrebbe anche semplicemente tutelarci per far fronte ad eventuali crisi, ad eventi come il disastroso maltempo dello scorso anno».













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