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Partita la gara d’appalto per la gestione dell’asilo nido

DRO. Prende il via la gara di appalto per la gestione dell’asilo nido. Il Comune di Dro, su iniziativa del sindaco Vittorio Fravezzi, ha stimato l’incarico in 1 milione e 256 mila euro per un...



DRO. Prende il via la gara di appalto per la gestione dell’asilo nido. Il Comune di Dro, su iniziativa del sindaco Vittorio Fravezzi, ha stimato l’incarico in 1 milione e 256 mila euro per un quinquennio.

Avviato lo scorso 22 marzo, il bando prevede una concessione sul modello “tre anni più due”: 754 mila euro sarebbero la cifra necessaria calcolata per coprire le spese educative, e quelle legate alla sicurezza, nei primi tre anni, mentre ulteriori 502 mila euro servirebbero per gli oneri presenti nell’eventualità di un rinnovo per un successivo biennio.

Con base d’asta fissata a 950 euro, la gara è dunque aperta alle imprese o ai consorzi che desiderino parteciparvi, fino al prossimo 3 maggio. Tra le condizioni necessarie richieste l’aver già svolto, negli ultimi tre anni, servizi identici o analoghi – e pertanto indirizzati alla fascia specifica dell’asilo nido e non genericamente all’infanzia -, che prevedessero la gestione di un minimo di quindici bambini, per un importo non inferiore a un milione e per un periodo non più breve di undici mesi.

Le offerte che giungeranno saranno valutate in base alla cifra richiesta, favorendo, come sempre, il ribasso, e tenendo contemporaneamente conto della miglior proposta tecnica, che si basi sulla qualità e l’innovazione tanto del progetto educativo e di quello pedagogico, quanto degli aspetti gestionali riguardanti il personale impiegato e l’offerta alimentare indirizzata ai bambini.

Attualmente – e di ciò si dovrà tener conto nel presentare domanda - nel nido sono occupati sette professionisti, quattro educatrici e tre addetti ai servizi generali (pulizia e mensa). La struttura infine può ospitare fino a ventiquattro bambini tra gli zero e i tre anni.

A gara ultimata, l’appalto dovrebbe prendere avvio a partire dal prossimo anno scolastico, ovvero con il primo di settembre. In caso di mancata assegnazione, si rimanderà il tutto al 2019. (k.d.e.)

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