Nago, Forte Alto chiuso: minoranze critiche 

«L’amministrazione chiarisca». Morandi: «Stiamo ancora trattando con Marcello Franceschi»


di Katia Dell’Eva


NAGO-TORBOLE. Non saranno in pochi coloro che, in questi ultimi giorni, si saranno accorti della chiusura del ristorante Al Forte Alto. Né pochi saranno coloro che si saranno interrogati sulle sue motivazioni. Poco prima che la vicenda potesse essere chiarita e che il futuro dell’attività, fino ad oggi gestita da Marcello Franceschi, potesse essere disegnato con maggior certezza, ecco però che il noto locale naghese viene trascinato nell’arena tra minoranze e amministrazione. A sabato scorso risale infatti la mozione, firmata dai consiglieri di Partecipiamo per Nago-Torbole Johnny Perugini e Eraldo Tonelli e dal consigliere indipendente Giuliano Rosà, nella quale i tre paragonano il fermo dell’attività del Forte Alto alla ben nota vicenda inerente Villa Cian e si scagliano contro il silenzio che nelle ultime settimane ha permeato la questione. «Risale alla fine di dicembre, la disdetta del contratto di locazione inoltrata da Franceschi al Comune e la chiusura del ristorante, a causa di presunte inadempienze dell’amministrazione stessa» - scrivono infatti i tre consiglieri - «una chiusura che, oltre alle ricadute negative sull’offerta occupazionale e turistica del nostro territorio, va a pesare anche sui conti economici della nostra comunità per il mancato incasso dei relativi canoni d’affitto». Eppure, fattore ancor più grave sarebbe, per le minoranze, «l’aver taciuto questa realtà, da parte della Giunta, cosa che ci spinge a chiedere ora spiegazioni su quali siano le presunte inadempienze che hanno causato la risoluzione del contratto e quale sia l’ammontare delle opere da eseguire al fine di permettere l’indizione di un nuovo bando». Punti, questi, che sottolinea il sindaco Gianni Morandi, «non sono stati affatto taciuti. Semplicemente in queste settimane erano in corso dei ragionamenti tra gestore e amministrazione. Non ci sono state liti, infatti, tra le due parti» - aggiunge, specificando - «i lavori che ci erano i stati richiesti sono stati in parte eseguiti ed in parte già appaltati, mentre altre questioni chiamate in causa, come i debiti risalenti ad amministrazioni precedenti e le vicende personali/lavorative dello stesso gestore erano e sono al vaglio». Il tutto dovrebbe, insomma, stando a quanto afferma Morandi, che smorza così ogni fuoco aizzato dall’opposizione, «risolversi entro la settimana. Ma ricordiamoci anche che se Franceschi dovesse farsi effettivamente indietro, questo non vorrebbe dire la morte del ristorante Al Forte Alto».













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