Ledro Land Art, artisti al lavoro sulle nuove opere 

Arte a cielo aperto. Encontrarte ha scelto fra 25 progetti: ci saranno Matteo Cretti di Trento, Simone Mulazzani e Valentina Grossi di Rimini, Giulio Cerbella e Luisa Benevieri di Assisi



Ledro. «Gli artisti che parteciperanno all'edizione 2020 di Ledro Land Art sono Matteo Cretti di Trento, Simone Mulazzani e Valentina Grossi di Rimini, e Giulio Valerio Cerbella e Luisa Benevieri, di Assisi». Ad annunciarlo sui social, l’associazione culturale Encontrarte che, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Ledro, gestisce le attività legate a Ledro Land Art, il percorso artistico a cielo aperto sito in località Pur, in Val di Ledro. L’associazione, in sinergia con l’amministrazione comunale e con la Rete di Riserve Alpi Ledrensi, lo scorso febbraio aveva dato il via al bando per la ricerca di progetti per l’inserimento di nuove opere all’interno del percorso artistico, un itinerario i cui principi ispiratori e finalità sono l’integrazione fra natura e arte, la relazione fra uomo e natura, il rispetto per l’ambiente, la riscoperta del paesaggio e dei suoi legami con la storia e le tradizioni del territorio. Sono 25 i progetti pervenuti all’organizzazione da tutta Europa «che mostrano l’interesse in crescita nei confronti del nostro progetto e del nostro territorio – ha commentato l’associazione - ringraziamo di cuore tutti gli artisti per le numerose proposte che si sono state inviate, tra le quali è stato molto difficile scegliere».

La realizzazione delle nuove opere è iniziata il 20 giugno, e chi lo vorrà potrà vedere di persona gli artisti al lavoro. Nato nel 2012 da un progetto del Comune e di Encontrarte, con l’intento di creare una nuova offerta turistico-culturale in linea con le peculiarità del territorio, e con l’idea di sviluppo sostenibile, Ledro Land Art per gli amanti della natura e dell’arte è un incontro magico, un percorso di arte nel verde in cui le opere si confondono con l’ambiente, e in cui la natura stessa diventa opera d’arte. Più di venti installazioni in legno, metallo e altri materiali, che si snodano nella pineta, lungo il sentiero che, costeggiando il torrente Assat, conduce a malga Cita. S.BASS.













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