La Lega inaugura la nuova sede rivana 

Iniziata la corsa verso le provinciali: «Dalla sicurezza alla ciclabile, i temi per lo sviluppo della città»


di Leonardo Omezzolli


RIVA . È stata inaugurata nel pomeriggio di ieri la sede della Lega sezione di Riva del Garda, un piccolo baluardo in via della Liberazione, a pochi passi dalla Rocca sede del consiglio comunale, dalla quale i consiglieri leghisti, i segretari e i militanti hanno lanciato ufficialmente il via alla propria corsa alle provinciali del 21 ottobre in chiave altogardesana.

Mancano ancora i nomi ufficiali dei candidati, ma le idee presentate sono già chiare. A presentarle i consiglieri comunali Luca Grazioli e Pier Giorgio Zambotti, l’attuale e momentaneo (in attesa di ufficiali elezioni di sezione) segretario referente della sezione rivana Lino Fruner, la segretaria della sezione arcense Nicoletta Malfer, il segretario nazionale Mirko Bisesti e l’onorevole Vanessa Cattoi alla cui persona è stato affidato il taglio del nastro. «Da questa sede - ha poi preso la parola Zambotti - dobbiamo continuare a incontrare la gente con la quale creare un nuovo progetto di sviluppo della città. Con l’apertura di questa sede ci aspetta un grande lavoro anche in chiave provinciale». Temi che ha quindi relazionato Grazioli dalla sicurezza del territorio alla conclusione del progetto ciclabile del Garda. «I temi dell’Alto Garda dobbiamo fare in modo che arrivino in Provincia - ha subito precisato Fruner -. L’obiettivo è portare uno o due consiglieri dell’Alto Garda a Trento». In tema sicurezza il primo obiettivo è la riorganizzazione della polizia locale. «Oggi - ha spiegato Grazioli - è intercomunale e quindi non vi è quella copertura totale che vorremmo ci fosse in ogni Comune e ad ogni momento della giornata. A Trento lavoreremo per riorganizzarla. Sempre da Trento - continua Grazioli - vorremmo velocizzare i lavori del tratto trentino della ciclabile del Garda. Quanto detto dall’assessore Gilmozzi sono tempi biblici». Grazioli si è poi soffermato su questioni riguardanti la gestione dei Rom e quella dell’accattonaggio. Dal fronte arcense inevitabile un pensiero al punto nascite dell’ospedale di Arco. «L’eventuale riapertura del punto nascite di Arco - ha ribadito la segretaria Malfer - non deve essere vista come una notizia, ma come una cosa dovuta, normale. Arco si è distinta in passato per le sue cure sanatoriali, puntiamo ancora in una direzione simili di salute turistica». In conclusione l’onorevole Cattoi ha dato un chiaro indirizzo politico ai militanti chiedendo un grande sforzo per queste imminenti elezioni provinciali. «Le nostre battaglie non sono finite, ma sono appena cominciate a livello nazionale e ora dobbiamo portarle anche in Provincia. Le leggi nazionali devono trovare adeguamento alle peculiarità dei territori, in questo si inserisce la nostra volontà di portare alla riapertura del punto nascite arcense». Per Bisesti «la Lega è in una coalizione che può fare la differenza e l’Alto Garda parimenti».













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