Da malga Grassi al “Pernici” a piedi o con le due ruote

Alto garda. Torniamo a camminare in suolo rivano per un’altra grande classica, la passeggiata da Malga Grassi al rifugio Nino Pernici, luogo tanto caro ai rivani e a tutti gli altogardesani....



Alto garda. Torniamo a camminare in suolo rivano per un’altra grande classica, la passeggiata da Malga Grassi al rifugio Nino Pernici, luogo tanto caro ai rivani e a tutti gli altogardesani. Apprezzato particolarmente per la sua posizione panoramica, sito sul crinale che divide la zona del Garda dalla Valle di Ledro, è raggiungibile da ambo i versanti sia dagli amanti delle due ruote che dagli escursionisti. L'itinerario ci immerge negli scenari della Grande Guerra. Bocca di Trat, infatti, è stato un valico strategico durante il primo conflitto mondiale, difeso dalla compagine austriaca per mettere in collegamento la Rocchetta fino al Tofino. Proprio per il suo ruolo determinante vide lo sviluppo di un vero e proprio villaggio con baraccamenti. Lo stesso rifugio nacque come mensa degli ufficiali.

L'itinerario in questione ha inizio da Malga Grassi nella frazione di Campi di Riva del Garda raggiungibile dalla cittadina lacustre percorrendo la Ss240 fino a dopo la frazione di Pranzo. Al bivio sul tornante si svolta a sinistra sulla strada provinciale Sp37 fino al paese di Campi. Si prosegue seguendo le indicazioni per Malga Grassi fino all’ampio parcheggio situato a quota 1.039 m slm. Questo è il nostro punto di partenza. L'intero percorso si sviluppa in costante salita senza particolari difficoltà tecniche. Il dislivello supera i 500 metri per una lunghezza complessiva del tratto di andata di circa 2,5 chilometri. Percorrendo il tracciato ad andatura costante si riesce a raggiungere il rifugio in poco più di un’ora di camminata. Dal parcheggio si segue il segnavia Sat 402 addentrandosi nel bosco fino a raggiungere malga Dosso de' Fiori, oggi ridotta a ruderi. Si rimane sul segnavia 402 fino al Nino Pernici. È possibile percorrere una via più breve, ma più ripida, dopo Dosso de’ Fiori prendendo il sentiero 402 A. Prima di partire informarsi sulle aperture del rifugio e portare con sé tutto il necessario per affrontare l'escursione. L.O.















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