Da Gucci ad Armani e Moncler fino al Rolex 

Potevano creare di tutto: «chi compra roba contraffatta non denuncia perché finisce nei guai»



TRENTO. Sapevano di rischiare e cercavano in diversi modi di rendersi se non invisibili, almeno poco noti. Con cellulari intestati a prestanome, veloci e frequenti cambi di identità sui social (l’attività illegale era stata segnalata a Facebook da altri concorrenti che si occupano sempre di merce contraffatta) e selezionando le amicizie per evitare infiltrati. C’era anche l’invito a non collegarsi mai alla rete wi-fi di casa e a mettere il telefonino nella vaschetta del bagno. Sui clienti erano relativamente tranquilli perché - veniva spiegato in relazione ad un possibile contenzioso per una coperta (finta) Versace - «Chi compra roba contraffatta non può denunciare, perché a sua volta viene denunciato».

Tante precauzioni che non sono servite. In esecuzione del decreto di sequestro preventivo del gip di Rovereto, sono state infatti sequestrate migliaia di euro, sia in contanti sia su conti bancari e carte ricaricabili, corrispondenti ai guadagni ottenuti dal gruppo criminale che saranno segnalati al Fisco in base alle norme sulla tassazione dei proventi illeciti; tutti coloro che hanno acquistato merci contraffatte, una quarantina di soggetti in tutto, sono stati identificati e denunciati per ricettazione. Nel corso delle quaranta perquisizioni sono stati sequestrati circa diecimila tra capi di abbigliamento (giubbotti, felpe, magliette e maglioni), accessori (scarpe, cinture, borse e borsette) e marchi quali Moncler, Armani, Prada, Napapijri, Woolrich, Gucci, Fendi, Burberry, Timberland, Dolce &Gabbana, Versace, Moschino, Adidas, Luis Vuitton, Liu Jo, Puma, Nike e altri; sono anche stati sequestrati cinque finti Rolex di buona fattura, penne e bracciali contraffatti. Al termine delle operazioni sono state smantellate tre fabbriche clandestine, due a Napoli e una in provincia, a Volla, dove sono stati sequestrati sei macchinari e attrezzature, tessili rotoli di pellame serigrafato, punzoni metallici e due cliché (Armani e Louis Vuitton), oltre a ventuno cellulari, due computer portatili e sette carte prepagate su cui far transitare il denaro.













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