Circolo vela, proseguono i lavori 

Torbole, a breve si concluderà la realizzazione della nuova sede che garantirà al sodalizio spazi adeguati



TORBOLE. Volgono al termine i lavori di ampliamento ed ammodernamento della sede del Circolo Vela Torbole. Le previsioni sono state rispettate e tra alcune settimane, con l'inizio della stagione agonistica internazionale, sarà ultimato il rinnovato piano terra con i vari servizi operativi, mentre entro Pasqua lo sarà quello superiore, di nuova realizzazione, che ospiterà le strutture logistiche. Con l'agibilità dell'intero complesso il club velico torbolano presieduto da Gianpaolo Montagni (il vice è Mauro Versini) disporrà finalmente di una funzionale sede alla portata dei crescenti eventi sportivi che organizza a livello mondiale. Sono competizioni che richiamano sulle acque altogardesane trentine numerosi equipaggi provenienti dai cinque continenti (tra essi olimpionici, pluricampioni delle varie categorie di imbarcazioni) con una prestigiosa notorietà ed una notevole ricaduta turistica in termini di soggiorni e di promozione dell'ambiente locale.

Il progetto, inserito nel contesto naturale della stupenda zona della Conca d'Oro, è stato redatto dall'architetto Raffaella Todeschini dello Studio Habitat di Torbole. Nell'esistente piano terra, a livello inferiore della retrostante strada Gardesana, sono stati ricavati l'ufficio segreteria, fulcro dell'organizzazione delle frequenti regate ed a disposizione degli oltre 200 soci del Circolo (sono in progressivo aumento), il bar ristorante e vari servizi complementari. I nuovi locali sovrastanti dispongono di ampie vetrate e sono destinati all'attività agonistica. Ci sono spazi per i regatanti, i giudici di gara, per la frequentata scuola di vela giovanile, una mini palestra, un posto di pronto soccorso con moderne apparecchiature comprese quelle per l'antidoping per gli equipaggi. La spesa preventivata è di 600 mila euro, di cui il 70% a carico della Provincia ed il 20% lo sosterrà l'Amministrazione Comunale come i 156 mila euro per il tecnologico pontile frangionda a sud del porticciolo.

Il progetto dell'ingegnere Davide Lorenzi dello studio rivano Fontana e Lotti consiste in una torre di ancoraggio formata da micropali in acciaio fissati sul fondale e tra essi una apparecchiatura, lunga 3 metri, che con il moto ondoso produce energia elettrica. Il sistema, brevettato dall'azienda benacense El.Ma della Baltera, con onde di 15 cm. (situazione normale sul ventoso Garda trentino) può produrre attorno ai 500 watt. L'altro vantaggio della struttura d'avanguardia è impedire gli inevitabili inquinamenti nei porticcioli per la stagnazione dell'acqua. Il pontile è privo di ostacoli subacquei tranne gli stretti micropali e la turbina elettrica. (a.cad.)















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