l’intervento

Castello di Drena: dalla Provincia 1,3 milioni di euro per il restauro

La Giunta ha concesso il finanziamento già assegnato per i lavori di consolidamento e ristrutturazione della cinta esterna del maniero (foto Pat)

LE IMMAGINI. La cinta muraria crollata nel 2018



DRENA. Sono in arrivo 1.330.000 di euro per il consolidamento, il restauro e la ristrutturazione della cinta esterna del Castello di Drena: la Giunta provinciale ha concesso il finanziamento che era stato già assegnato nell'ottobre del 2021. La decisione fa seguito all'approvazione, da parte del Comune, del progetto definitivo per un importo complessivo pari a 1.489.000 di euro. Si tratta di un importo leggermente superiore rispetto a quello del progetto preliminare ammesso a contributo, per il quale il Comune ha definito le fonti di finanziamento per la quota non coperta dai fondi provinciali.
"Il castello affacciato sulla piana del Sarca riveste un'importanza strategica nello sviluppo complessivo, turistico, economico e culturale, del territorio, non solo per il Comune di Drena, per questo fin da subito abbiamo deciso di mettere a disposizione una cifra importante per la sua ristrutturazione. Contestualmente, con la deliberazione odierna, abbiamo fissato anche un orizzonte per i lavori, stabilendo il termine di avvio della procedura di affidamento entro due anni ed entro cinque anni il termine per la rendicontazione della spesa", commentano il presidente Fugatti e l'assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti.

Il Castello di Drena è proprietà del Comune e già in passato era stato oggetto di un complessivo restauro negli anni ’80, grazie al quale era stata ricavata una sede museale, con sala conferenze e servizi nel nucleo del palazzo comitale. Il maniero ha subito un crollo lungo il fronte occidentale della cortina esterna, prospiciente la grande lizza, nella notte tra il 31 maggio e 1° giugno 2018. Il cedimento ha interessato la porzione centrale della cinta alta dodici metri per una superficie di circa 200 metri quadrati.













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»