pompieri di riva e trento impegnati fino a tarda sera 

Allarme a Torbole per un’apneista: «Non è più riemerso dall’acqua»

TORBOLE. Sono proseguite fino alla tarda serata di ieri le ricerche di un’apneista (presumibilmente una donna) che secondo un testimone non è più riemersa dall’acqua. L’allarme è scattato intorno...



TORBOLE. Sono proseguite fino alla tarda serata di ieri le ricerche di un’apneista (presumibilmente una donna) che secondo un testimone non è più riemersa dall’acqua.

L’allarme è scattato intorno alle 18.15 davanti alla spiaggia di Villa Cian, dove un turista che si trovava in acqua ha visto una persona con una muta aggrappata alla boa. L’uomo si è avvicinato perché incuriosito dall’orologio che indossava, ma all’improvviso - prima che riuscisse a chiedere informazioni sull’accessorio - la donna si è inabissata e non è più riemersa. È stato lo stesso testimone a dare l’allarme al servizio Spiagge Sicure. È quindi scattata la macchina dei soccorsi. Subito sul posto si sono portati con i natanti i vigili del fuoco volontari di Riva, che hanno avviato le ricerche di superficie. Immediatamente è stata allertata la squadra sub dei vigili del fuoco permanenti di Trento, che sono stati portati a Torbole con l’elicottero: i sommozzatori trentini hanno controllato i fondali al largo di Villa Cian fino ad una profondità di 18 metri, ma le ricerche non hanno dato alcun esito. Sul posto anche gli agenti del Commissariato di polizia di Riva, la polizia locale e la Croce Bianca dell’Alto Garda.

Le immersioni sono proseguite sin quasi alle 22, quando è stato deciso di interrompere le ricerche. Oggi si valuterà se riprendere, anche alla luce di eventuali denunce di scomparsa che potrebbero essere arrivate nel corso della notte alle forze dell’ordine.

Tra le ipotesi al vaglio, non è escluso che l’apneista abbia nuotato in profondità per alcune centinaia di metri per poi riemergere nei pressi di un’altra spiaggia. Un evento del genere era accaduto lo scorso a Navese, quando scattò un allarme per un apneista poi “apparso” ai soccorritori sano e salvo.













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