LAVORO

A22, fino a -70% di traffico, scatta la cassa integrazione

Ieri il cda ha approvato il piano di emergenza coronavirus: presenze in servizio ridotte per evitare contatti



TRENTO. Il Consiglio di Amministrazione di Autostrada del Brennero, presieduto da Hartmann Reichhalter, ha approvato ieri un piano di gestione dell’emergenza Covid-19 per i prossimi due mesi. L’obiettivo - spiega una nota - è continuare ad assicurare il servizio autostradale tutelando la salute dei dipendenti della Società.

È stata definita una dotazione minima di personale necessario a garantire l’operatività di A22 ed è stato attivato il telelavoro per le mansioni compatibili con questa modalità. «I turni di servizio sono stati studiati in modo da poter assicurare i massimi livelli di sicurezza a chi è al lavoro e un congruo periodo di isolamento a chi resta a casa».

La necessità di tenere il più possibile lontani dal lavoro i collaboratori ha reso necessario il ricorso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria, che sarà applicata a sospensione parziale, al 30 e al 50 per cento. La misura, condivisa nei giorni scorsi con le Rappresentanze sindacali, avrà validità per nove settimane. «Si tratta – commentano insieme il Presidente, Hartmann Reichhalter, e l’Amministratore Delegato, Diego Cattoni – dell’unica strada percorribile per tutelare la salute dei collaboratori, garantendo il più possibile la continuità del loro reddito. La presenza minima negli abituali luoghi di lavoro, sottoposti a una costante igienizzazione, assicurerà la massima sicurezza».

La definizione di una dotazione minima di personale, senza pregiudizio per il servizio autostradale, è stata resa possibile anche da un calo del traffico ormai costantemente sotto il 50 per cento, con picchi negativi che superano il 70 per cento.

La Società ha cominciato ad applicare misure di prevenzione sanitaria già a partire dal 24 febbraio. Inizialmente, sono stati sottoposti a sospensione cautelativa retribuita tutti i collaboratori ritenuti a rischio sulla base del proprio profilo sanitario. Le presenze in servizio sono state quindi progressivamente ridotte per evitare contatti interpersonali, fino al numero minimo giudicato necessario per continuare ad assicurare il servizio autostradale. 













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