Trentin torna in sella «Ma niente mondiale»

Ciclismo. Oggi e domani il vincitore di una tappa al Tour è alla World Ports Classic «Firenze non è adatta a me e poi vengo da una stagione con 80 giorni di gara»



TRENTO. Torna in sella l’unico vincitore italiano di una tappa al Tour de France. MatteoTrentin, dopo l’impresa di luglio a Lione, è stato fatto rifiatare dalla sua squadra, l’OmegaPharma. Il borghigiano infatti si è sciroppato, tra l’altro, Giro d’Italia e Tour de France con la scusadi essere stato scelto come guida del suo treno veloce da un «mammasantissima» degli sprint come Mark Cavendish. Il Cav si è preso Matteo come compagno di stanza e lo ha messo a fare trenate da paura negli ultimi 500 metri dei vialoni finali degli sprint. In tutto questo ambaradan Matteo si è preso il lusso di vincere una tappa al Tour, sfruttando al massimo la giornata di libertà che gli era stata concessa dalla squadra.

«Avevo bisogno di riposare. Ed ora mi attende un’ultima parte della stagione incentrata su alcune classiche. In questo week end sarò al via della World Ports Classic, una due giorni nei Paesi Bassi che lo scorso anno fu vinta da Tom Boonen. Non sono ovviamente al cento per cento ma la nostra squadra sarà, visto l’albo d’oro e pur con Tom assente, chiamata a fare la corsa. Sabato prossimo sarò ancora in gara in Belgio, al via della Bruxelles Classic. Il finale di stagione sarà incentrato su due gare World Tour in Canada: il Gran premio del Quebec mi vedrà al via il 13, mentre l’ultima prova in linea della stagione per me sarà il Gran Premio di Montreal, il 15 di settembre».

Il calendario internazionale, a fine mese, è poi ovviamente incentrato sul campionato del mondo di Firenze. Lo scorso anno fu una stagione particolare per Matteo anche in maglia azzurra. Vestì la maglia alle Olimpiadi di Londra (rimanendo inopinatamente ai box) e venne di nuovo chianato dal ct Bettini, questa volta con Moreno Moser, a correre il campionato mondiale di Valkenburg.

Quest’anno Moser è intenzionato a giocarsi ancora il tutto per tutto per indossare la maglia della Nazionale, mentre Trentin si chiama fuori dai giochi per una possibile convocazione: «Al Mondiale non ci sarò, per due motivi. E’ un percorso con molta salita che non si adatta bene alle mie caratteristiche. E, comunque, la mia stagione è stata molto impegnativa: finirò con 80 giorni di corsa e due grandi giri nelle gambe. Penso sia abbastanza».

Considerando poi che il nostro ha solo 24 anni e che il Tour non avrebbe nemmeno dovuto correrlo...

Ma proprio la Grand Boucle si è rivelata la corsa che lo ha lanciato in un a nuova dimensione: «Beh, anche a ripensare oggi a quella vittoria si prova molto piacere. Diciamo che è stato un gran bel modo per firmare la prima vittoria. Non mi sento di dire che la mia carriera sia propriamente cambiata da quel giorno a Lione. Continuo a fare del mio meglio per progredire e confernare quello che di buono ho già fatto».

Matteo, cui tra l’altro mancano appena un paio di esami per conseguire la laurea in scienze motorie, ha anche convinto la corazzata Omegapharma di aver fatto, ingaggiandolo, un buon investimento. E’ praticamente cosa fatta il prolungamento del contratto di Matteo per ulteriori due anni. E lui? «Beh se lo dite voi ci credo...».(g.t.)













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