Mosna: «Niente traguardi ma il pubblico ci seguirà»

Il presidente di Trentino Volley presenta l’ultimo acquisto, l’argentino Solè «Al tecnico Serniotti ed alla squadra posso chiedere solo il massimo impegno»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Con quel cognome, Sebastian Solè non può che costituire un raggio di luce nel momento forse più buio della storia di Trentino Volley. E il presidente, Diego Mosna, ha giustamente colto l’occasione della presentazione del nuovo, giovanissimo centrale argentino per rialzare orgogliosamente la testa. Intendiamoci, i campioni sono costretti a fare di necessità virtù: la congiuntura economica ha portato la banda di Stoytchev verso nuovi lidi, affidarsi a giocatori giovani ma soprattutto meno cari è un obbligo. Ma Mosna ambisce – giustamente – a varare un nuovo ciclo che rinverdisca, magari non oggi e nemmeno domani, i fasti della società tre volte campione d’Italia. E non si sottrae alle nostre domande.

Presidente Mosna, iniziamo con una domanda che in altre epoche sarebbe stata banale ma oggi non lo è: che traguardi chiede a coach Serniotti e a questa squadra?

Prima di porre obiettivi, attendo l’esito della Supercoppa... Scherzi a parte, so che quella che ci attende è una sfida molto impegnativa. Dobbiamo soprattutto superare questo momento di grande tensione, perché tutti avvertono la responsabilità del nome che devono difendere. Le aspettative del nostro pubblico sono giustamente sempre molto alte ma, dal canto mio, non posso pretendere alcun traguardo, se non quello del massimo impegno. E, sotto questo profilo, visto il lavoro serissimo impostato dal nostro nuovo allenatore, non ho motivo di avere dei dubbi.

Introducendo Solè, ha rivendicato con orgoglio il fatto di schierare cinque giocatori del 1991, tre dei quali sono trentini. Non crede che è un’operazione che avreste potuto iniziare già qualche anno fa?

Trentini ne abbiamo avuti, Lorenzo Bernardi, per esempio, che peraltro non è un trentino da poco. A parte lui, abbiamo sempre lavorato molto sul settore giovanile, ma quello che porta un giovane in Serie A è un percorso molto lungo e difficile, non potevamo mandare i ragazzi allo sbaraglio. Quest’anno, però, siamo in condizione di schierarne tre giovanissimi, e questo mi fa molto piacere.

Ha un’idea di quella che sarà la risposta del vostro pubblico, di fronte ad una squadra rinnovatissima, che verosimilmente non potrà lottare per le primissime posizioni della classifica?

La campagna abbonamenti è partita più lentamente di quanto è successo in passato, ma poi ha registrato una risposta costante da parte dei vecchi abbonati, che godono del diritto di prelazione. Io confido che anche quest’anno la risposta del nostro pubblico possa essere quella di sempre. E ne abbiamo avuto la dimostrazione in occasione del raduno di lunedì: non so quanti fossero, ma credo che non era mai successo di vedere tanti tifosi al PalaTrento per un semplice allenamento.

A questo proposito, va sottolineato che la campagna abbonamenti riprende lunedì prossimo: dal 26 al 30 di agosto i vecchi abbonati avranno ancora cinque giorni per far valere il diritto di prelazione. Poi si tireranno le prime somme.

@mauridigiangiac

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