Meeting, l’appello di Giordani: «Collaborino tutte le società» 

Trento. «Tutte le società trentine collaborino nell’organizzazione dei meeting». L'appello lo lancia il presidente della Quercia, Carlo Giordani, con una lettera inviata a tutti i club della...


Paolo Trentini


Trento. «Tutte le società trentine collaborino nell’organizzazione dei meeting». L'appello lo lancia il presidente della Quercia, Carlo Giordani, con una lettera inviata a tutti i club della provincia a pochi giorni dall’emissione del protocollo stilato dalla Fidal per l’organizzazione delle gare in sicurezza. Le nuove normative della federazione nazionale per evitare possibili contagi, nonostante l’eliminazione dei guanti e il via libera ai salti in estensione, al momento costringono le società organizzatrici a un impegno molto maggiore rispetto al passato. Oltre alle norme già in vigore come la misurazione della temperatura, l’utilizzo dei dpi e la sanificazione dei luoghi, la Fidal chiede spazi più ampi per le call room e le aree di riposo/attesa per gli atleti, una zona per i tecnici e così via.

Disposizioni che porteranno le società ad “assoldare” un numero molto maggiore di volontari e personale rispetto al normale e così Giordani chiede l’aiuto di tutti: «Credo sia evidente a tutti – scrive Giordani - che viene richiesta a chi organizza una assunzione di responsabilità non indifferente. Gli adempimenti da rispettare sono molti e gravosi. Non è pensabile che tutti questi oneri vadano a ricadere sulle società (poche, stando alla attuale situazione impiantistica) che possono essere disponibili all’organizzazione. Risulta evidente che servirà un numero elevato di persone per la gestione delle gare. Si rende quindi necessario che tutte le società (ripeto: tutte) mettano a disposizione volontari per i vari incarichi che si dovranno coprire, compreso anche il supporto ai giudici di gara. Mi sembrerebbe poco corretto far ricadere tutte le incombenze solo su quelle società che ormai da molti anni tirano la carretta organizzativa».

In più rimane anche un problema di responsabilità, che ricadrebbero completamente sulla società organizzatrice e anche la possibile mancanza di giudici: «C’è anche da risolvere il nodo legato ai giudici di gara – conclude Giordani - perché mi risulta che molti, in età piuttosto avanzata, si rifiutano di andare in campo. E su di loro incombe la responsabilità. In questo momento tutti devono assumersi una parte di responsabilità e collaborare, visto anche la situazione impianti: Trento e Pergine sono chiusi, Arco non è ancora completo, a Borgo Valsugana c’è un discreto impianto ma la società che lo gestisce non credo abbia la forza per organizzare un evento. A conti fatti rimangono disponibili le piste di Rovereto e Cles e il numero di società disposte a organizzare si riduce notevolmente. Se ci si aspetta che la Quercia si assuma oneri, responsabilità e costi a fronte di società che non hanno mai organizzato un evento, questo non va bene. Ho sollecitato i club, ma fino a oggi non ho ricevuto alcuna risposta».

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