Francesca Schiavone seduce Rovereto

Palasport strapieno per lo spettacolare e decisivo match con la Camerin


Alberto Giovannini


ROVERETO. Palazzetto dello sport straboccante per il match di Francesca Schiavone, numero uno del tennis italiano, con Maria Elena Camerin che ha portato il punto decisivo al Viterbo, laureatosi così campione in A1 per la quinta volta consecutiva.
Un pokerissimo che per i laziali significa anche otto scudetti consecutivi, se aggiungiamo anche la precedente striscia del Parioli, andato a segno nel campionato dal 2003 al 2005. L'esatto contrario di quanto è accaduto nel maschile, dove invece lo scudetto è tornato sulle rive del Tevere a 46 anni di distanza dal successo del 1964 della Canottieri Roma di Nicola Pietrangeli.
Il titolo, che ha infranto così i quattro anni di dominio del Capri Sports di Seppi, Starace e Volandri, autoesclusosi quest'anno dal campionato in polemica con le nuove regole, la Canottieri Aniene se l'è aggiudicato l'altra sera dopo quasi quattordici ore di gioco. Un epilogo thrilling che ha visto sempre condurre i parmensi del Castellazzo, raggiunti sul tre pari prima del decisivo doppio di spareggio.
La sfida è finita quasi a mezzanotte, con i romani che conducevano 6-2 ed erano sotto 2-5 nel secondo set, trascinati da un Bolelli decisamente molto più motivato che in singolare, e capaci di ribaltare il risultato aggiudicandosi cinque games di fila.
Senza storia si preannunciava e senza storia è stata invece ieri la finale femminile. È ben vero che due match si sono protratti al terzo set, ma sia Tathiana Garbin che Francesca Schiavone alla distanza hanno fatto emergere una differenza di classe che la ventunenne Corinna Dentoni e la bravissima Maria Elena Camerin hanno cercato invano di intaccare. Gran match quello che ha deciso il titolo fra la 28enne veneta e la "Leonessa" Schiavone, durato la bellezza di due ore e mezza.
La Camerin ha giocato ad un livello incredibile, approfittando anche della lentezza iniziale della milanese, che era arrivata solo la sera prima a Rovereto dopo l'esibizione di Anversa, e senza neppure il tempo quindi di prendere confidenza con la superficie. Francesca è andata sotto di un set e di un break al secondo prima di riuscire ad entrare finalmente in partita, ha rischiato ancora una volta sul due pari ma poi ha decisamente alzato il livello del gioco, costringendo la Camerin a rischiare qualcosa in più per rimanere aggrappata al risultato. Entusiasmante in particolare l'ultimo set, con un reciproco break in avvio e quello fatale che la Schiavone ha siglato sul quattro pari, andando poi a chiudere sul proprio servizio.
Grandissima cornice di pubblico per questa sfida. Quello che si può dire è che Rovereto, già avvezza ad ospitare in altre discipline manifestazioni di assoluto livello, ha superato molto bene l'esame del grosso evento tennistico ed il mirino, come hanno promesso gli organizzatori, è rivolto ora al match di Coppa Davis della prossima estate. Un'eventualità che si concretizzerebbe qualora gli azzurri dovessero giocare in casa.
MASCHILE: Canottieri Aniene - Castellazzo Parma 4-3 (Bracciali b. Panfil 7-6 6-3, Santopadre b. Tombolini 6-0 6-3, Brizzi b. Bolelli 7-5 6-3, Cipolla b. Vanni 5-7 6-2 6-2, Bracciali/Tombolini b. Di Mauro/Santopadre b. 5-7 7-6 13-11, Bolelli/Cipolla b. Brizzi/Vanni 6-0 7-6, Bolelli/Cipolla b. Bracciali/Brizzi 6-2 7-5). FEMMINILE: Viterbo - Prato 3-0 (Garbin b. Dentoni 3-6 6-4 6-4, Floris b. Balsamo 7-5 6-1, Schiavone b. Camerin 4-6 6-3 6-4).













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