Christian, un missile a Vason 

Secondo Fattorini, terzo l’altro trentino Degasperi. Successo e primato anche per la Pedroni


di Daniele Loss


TRENTO. E adesso chiamatelo… dottor Christian Merli. Se la “Trento - Bondone” è considerata da tutti l’“Università” della corse di velocità in montagna, da ieri anche il driver fiavetano può considerarsi a tutti gli effetti… laureato. Il pilota del Team Blue City e portacolori Vimosport trionfa sul traguardo di Vason, gestendo ottimamente la pressione del favorito della vigilia e conquistando – finalmente – il gradino più alto del podio. Simone Faggioli, il “cannibale” della gara che da Montevideo porta sino a Vason lungo i 17,300 chilometri più impegnativi del mondo quando si parla di velocità in salita, non c’era, perché impegnato in America in un’altra compezione, ma poco importa. Ciò che conta è che Merli ce l’ha finalmente fatta, in 9’21”53, con una gara accorta, scavando il solco con gli avversari dal secondo intertempo in poi, dopo che i vari Fattorini, Degasperi e Liber avevano tenuto botta per il primo quarto di gara. Il driver giudicariese, al volante della meravigliosa Osella Fa30 Zytek Fa 30, già aveva messo le cose in chiaro sabato nel corso delle due prove cronometrate e ieri ha completato l’opera, volando in testa alla classifica del campionato italiano e rafforzando la propria leadership nella rassegna europea.

E chi dice che era tutto scritto non ha capito nulla: Faggioli, vincitore delle ultime otto edizioni, questa volta non c’era e pure Magliona e Cubeda, rispettivamente primo e secondo nella classifica assoluta del campionato italiano velocità in montagna, hanno deciso di non prendere parte alla gara, ma gestire la aspettative, per di più sulle strade di casa e davanti a tantissimi tifosi, avrebbe potuto rappresentare un’insidia clamorosa per Merli, che si è dimostrato maturo, sereno e, questa volta… cannibale a modo suo. I più accreditati rivali hanno dovuto accontentarsi dei piazzamenti d’onore: stesse vetture per Michele Fattorini e il trentino Diego Degasperi, che ce l’hanno messa veramente tutta, ma nulla hanno potuto di fronte al feeling che Christian Merli ha con la “Trento - Bondone”. Seconda piazza, dunque, per Fattorini ad 11 secondi dal vincitore e terzo posto per Degasperi in 9’39”53.

Erano 48 anni, esattamente dal 1970, che un pilota trentino non festeggiava: l’ultimo, prima di Merli, era stato infatti Antonio Zadra che, udite udite, aveva vinto al volante di una Fiat Abarth in 11’43”47. Altri tempi e, confrontando tempi e medie di salita… un altro sport!

La giornata di ieri è stata indimenticabile anche per Gabriella Pedroni (Mitsubishi Lancer Evo IX), trionfatrice nel Gruppo N (categoria +3000): la driver di San Michele all’Adige rafforza la propria leadership nella classifica del campionato italiano e, alla sua 18esima partecipazione alla “Bondone”, mette in fila tutti gli avversari (secondo Dennjs Adami su Bmw M3 e terzo lo sloveno Peter Ambruz su Mitsubishi Lancer Evo IX) con una gara all’attacco sin dal primo metro. Chapeau!

Festa altoatesina, invece, nel Gruppo A: trionfo per Rudy Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo) che precede il trentino Tiziano Nones (Ford Focus Wrc) al termine di un testa a testa iniziato già sabato nelle prove cronometrate e conclusosi ieri con il successo del driver altoatesino, uno dei “guru” della “Trento - Bondone”, sul traguardo di Vason.

Tra le auto storiche netta affermazione di Adolfo Bottura (March 712M) davanti a Piero Lottini (Osella Pa 9/90) e Alessandro Zanolli (Ford Sierra Csw) con Maurizio Pioner che ha dovuto accontentarsi della quarta piazza.

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