Cagnotto e Dallapè, trampolino di casa per sognare Tokyo 2020 

Tuffi. Al via oggi il Fina Diving Grand Prix a Bolzano, nel pomeriggio la finale della piattaforma sincro 10 metri con Maicol e Julian Verzotto e quella del sincro trampolino 3 metri donne: rinuncia la Bertocchi, sfuma il derby azzurro


Marta Grima


Bolzano. Al via oggi il Fina Diving Grand Prix Bolzano, quinta tappa del circuito Grand Prix, dopo Rostock, in Germania, Calgary, in Canada , Mission Viejo, negli Stati Uniti e Madrid, in Spagna. La competizione andrà avanti fino a domenica nella spettacolare cornice del Lido di Bolzano, ma già nel pomeriggio della giornata odierna entrerà nel vivo con la finale della piattaforma sincro 10 metri con i nostri Maicol e Julian Verzotto e del sincro trampolino 3 metri donne (ore 18.50), che vedrà le neo-mamme Tania Cagnotto e Francesca Dallapè debuttare in una gara internazionale per la prima volta dopo la gravidanza.

Rinuncia la Bertocchi

Peccato per la rinuncia in extremis di Elena Bertocchi, alle prese con un problema alla schiena: la sfida tutta italiana tra le veterane Cagnotto-Dallapè e le giovani Bertocchi-Pellacani, campionesse europee e nazionali in carica nel sincro trampolino 3 metri, è dunque rimandata. Presenti però gli altri big italiani, tra cui il bolzanino Maicol Verzotto, che con Elena Bertocchi avrebbe dovuto prendere parte al sincro trampolino 3 metri misto, disciplina in cui sono vice campioni del mondo. Parteciperà “solo” a piattaforma 10 metri individuale, sincro piattaforma 10 metri mista con Noemi Batki e sincro piattaforma 10 metri maschile con suo fratello Julian.

La vigilia di Verzotto

«Visti gli ottimi risultati del 2017 e del 2018, due ori nel primo caso, un oro e un argento nel secondo, le aspettative quest’anno sono molto alte – ha dichiarato l’atleta della Bolzano Nuoto in forza alle Fiamme Oro – Ho buone sensazioni, ma il livello è aumentato e sarà difficile riuscire a strappare una medaglia. Comunque vada, mi ritengo già soddisfatto. Questa sarà infatti la prima gara con la Nazionale italiana in coppia con mio fratello a Julian».

Maicol Verzotto ha iniziato da giovanissimo a vestire i colori azzurri, tanto da non ricordare più l’anno esatto del suo esordio. Una cosa è certa: oggi è tra i protagonisti della nostra Nazionale e spera che le sue gesta e quelle dei suoi compagni siano seguite da sempre più persone: «Che una manifestazione come il Grand Prix si svolga in Italia e in particolare a Bolzano è molto importante, perché permette alla realtà locale, a chi segue il nostro sport e a possibili nuovi appassionati di avvicinarsi ai tuffi, conoscerli meglio e magari seguirci poi anche in altre competizioni internazionali, come Olimpiadi, Mondiali ed Europei».

Le parole di Giorgio Cagnotto

«Il Grand Prix è motivo d’orgoglio per la città e per tutto l’Alto Adige – ha detto Giorgio Cagnotto - A partire da Karl Dibiasi, olimpionico a Berlino nel lontano 1936, i tuffi hanno regalato successi ineguagliabili alla Bolzano Nuoto, soprattutto se si considera che quest’ultima è una società amatoriale».

Cosa si aspettano Francesca e Tania da questa competizione? «Sicuramente non si può dire che lo stato di forma delle due mamme sia quello olimpico – ha continuato Cagnotto, coordinatore tecnico della Nazionale azzurra - Abbiamo avuto qualche acciacco, prima con Tania e poi con Francesca, quindi la preparazione ha subito dei rallentamenti. Se dovessi fare una stima, direi che siamo al 60% della forma ottimale. Non dimentichiamo che il lavoro di mamma occupa tanto tempo. Giustamente, aggiungerei».

Le due mamme dei tuffi

La Cagnotto, portacolori delle Fiamme Gialle e della Bolzano Nuoto, e la Dallapè, militante tra le file dell’Esercito e della Buonconsiglio Trento, proveranno fino all’ultimo a inseguire il sogno olimpico di Tokyo 2020, ponendo fine alla loro carriera solo dopo quell’importante evento. È legittimo dunque che i riflettori siano puntati su di loro, che tanto hanno dato ai tuffi e allo sport italiano (conquistando da ultimo l’argento alle Olimpiadi di Rio 2016 nel sincro trampolino 3 metri dietro alle cinesi Shi Tingmao e Wu Minxia e davanti alle australiane Maddison Keeney e Anabelle Smith), ma non bisogna dimenticarsi degli altri campioni azzurri e delle future generazioni: «Abbiamo un discreto numero di giovani che si sta mettendo in mostra e che ha tutti i presupposti per arrivare ad alti livelli, tra cui spicca sicuramente il talento di Chiara Pellacani – ha affermato Cagnotto - Il percorso non è sempre facile, ma le speranze sono tante».

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