A Firenze nessuno dei nostri in azzurro

Ciclismo. Moreno Moser, chiusa la stagione, sta facendo degli esami per verificare lo stato del suo sistema immunitario



TRENTO. Saranno esami specifici al sistema immunitario a chiarire la natura del malessere di Moreno Moser. Il campione di Palù ha dovuto chiudere anzitempo una stagione difficile, non priva di alcuni picchi all’altezza della sua classe (Strade Bianche, Francoforte e Alpe d’Huez) ma con una condizione, diversamente, non adatta alla sua fama. Lo stop è coinciso con la definitiva rinuncia di Moreno ad inseguire la maglia azzurra. In particolare in questa stagione si sono ripetuti alcuni episodi febbrili che sarebbero appunto la spia di un sistema immunitario non ben registrato.

Di certo a Firenze, in un circuito che per durezza ricorda quello dei campionati italiani di Borgo, non ci sarà nessuno dei nostri pro in gara. Non è un segreto che gli altri due professionisti papabili alla maglia della nazionale Matteo Trentin e Daniel Oss si fossero da tempo chiamati fuori dai giochi, proprio per le caratteristiche del mondiale toscano, caratterizzato da una salita spaccagambe che, non per nulla, vede tra i principali favoriti proprio Vincenzo Nibali, già in grande spolvero in queste ore sulle arcigne salite della Vuelta.

La nazionale di Bettini, sino ad oggi il ct non è stato molto fortunato, è infatti incentrata proprio sul siciliano vincitore del giro con il redivivo Pippo Pozzato come seconda punta. Attorno alla coppia esperta altri uomini non di primo pelo come il campione italiano Ivan Santaromita, Rinaldo Nocentini, Luca Paolini, FrancoPelizotti, Diego Ulissi e Fabio Aru. Per arrivare ai nove si giocano un posto Giovanni Visconti, Fabio Felline, Giampaolo Caruso e Simone Ponzi.

Insomma per un motivo o per l’altro nessuno dei nostri vestirà l’azzurro, quando appena 12 mesi orsono nel ritiro sul lago di Caldonazzo, prima della trasferta olandese, fotografammo assieme a Bettini Moreno, Matteo e Daniel.

Moreno sabato non è partito per Plouay dove avrebbe dovuto disputare una delle tre corse World Tour che gli sarebbero servite in chiave Mondiale. Moser non è nemmeno salito sulla scaletta dell'aereo per la Francia ed è rimasto in Trentino. Nella corsa che ha visto la vittoria di Pippo Pozzato il numero di Moreno, 101 nella Cannondale, è stato messo sulla maglia dell'austriaco Matthias Krizek. Intendiamoci la stagione era già alle ultime battute, prima del mondiale rimanevano solo le due gare World Tour in Canada, ma la decisione di chiudere qui una stagione non certo fortunata coincide soprattutto con quella di non correre la prova iridata di Firenze. Un Moreno Moser non certo su di giri, appena dieci giorni fa da queste colonne, aveva detto chiaro e tondo che non avrebbe accettatodi fare il mondiale per meriti acquisiti e che si sarebbe dovuto guadagnare a colpi di pedale la convocazione al fianco di Nibali. (g.t.)













Scuola & Ricerca

In primo piano

La tragedia / Il dolore

Morto a 25 anni sull’Ortles, venerdì l’ultimo saluto: “Portate con voi un fiore selvatico in ricordo di Tom”

L’ultimo saluto a Tom Arent van de Plassche, 25 anni, nato a Rotterdam in Olanda ma residente a Trento, è in programma venerdì: alle 15 presso la Sala del Commiato presso il cimitero cittadino. Dopo la cerimonia chi gli voleva bene si ritroverà da Uva&Menta per “celebrare la sua vita”. Per ricordarlo si può fare una donazione al Soccorso alpino