Sci di fondo

Marcialonga, fin troppa neve 

Domenica la granfondo: «Sabato potrebbe arrivarne altra, faticheranno gli sciatori»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Le valli di Fassa e Fiemme si apprestano a vivere uno dei weekend più intensi del loro inverno. È la settimana della 45esima Marcialonga (domenica 28 gennaio, partenza alle 7.50 per le donne e alle 8.00 per gli uomini), che da anni non vedeva un tracciato così abbondantemente (e naturalmente) innevato. «E temiamo che sabato possa arrivarne altra – ha detto alla presentazione dell’evento, tenutasi nella sede dell’Itas, il presidente di Marcialonga Angelo Corradini – Noi non siamo preoccupati, perché disponiamo di un esercito di gatti delle nevi e gattisti, qualche problema in più potrebbe crearlo agli sciatori: si scia molto meglio sulla neve artificiale».

Paradossi dei tempi moderni. La neve sarà probabilmente più lenta di quella delle ultime edizioni, ma lo spettacolo che sarà offerto agli oltre 7.500 partecipanti alla 70 km in tecnica classica (partenza a Moena, arrivo a Cavalese) sarà impareggiabile. A giocarsi la vittoria saranno i soliti specialisti scandinavi in campo maschile, con Tord Asle Gjerdalen alla ricerca di uno storico poker, mentre tra le donne dovrebbe riproporsi la sfida tra la ceca Katerina Smutna e la svedese Britta Johansson Norgren, prima e seconda nel 2017. Ma, più che la lotta per le primissime posizioni, quello che più preme agli organizzatori fassani e fiemmesi sono le migliaia di “bisonti” – pure quelli in buona misura nordici – attesi ai nastri di partenza, negli alberghi, nei ristoranti, nei negozi di articoli sportivi... Un risultato – quello centrato dopo il ritorno alla tecnica classica – di cui gli organizzatori vanno giustamente orgogliosi.

«Essere qui è un momento di orgoglio – ha detto il consigliere provinciale Piero De Godenz, già nel consiglio della Marcialonga e presidente dei Mondiali – Marcialonga ha portato il Trentino e l’Italia nel mondo. Senza questo evento e senza il Trofeo Topolino non ci sarebbero stati i Mondiali né le Coppe del mondo. Dobbiamo ringraziare i fondatori come Mario Cristofolini. La Provincia è vicina, perché qui si parla di sport, ma anche di turismo, e con numeri davvero importanti».

Il presidente Corradini si gode i complimenti, ma li divide giustamente con i suoi collaboratori: «Senza di loro cosa potrei fare? – ha detto – 1.500 volontari, il vicepresidente Nemela, il direttore generale Gloria Trettel, il direttore di gara Macor, Susanna Sieff per le pubbliche relazioni, Lorenzo Girardi per la televisione e tanti altri». «Marcialonga, assieme a Vasaloppet e Birkebeiner, è una delle gare più importanti del mondo, la diretta televisiva viene diffusa in 12 Paesi, per la regia della Rai. È un prodotto eccezionale dal punto di vista televisivo. E tutti i professionisti vogliono partecipare e vincere la Marcialonga».

Anche il presidente del Coni trentino, Paola Mora, ha sottolineato i meriti degli organizzatori: «Hanno saputo intercettare i cambiamenti di questo sport in tutti questi anni – ha detto – rispettando i valori del trentino, facendo diventare la Marcialonga un brand internazionale. Merito del comitato organizzatore, ma anche di tutta la comunità, che rende gli ospiti partecipi di un evento che ha proprio nel passaggio nei paesi il suo valore aggiunto di cultura e educazione allo sport».

Partecipante d’eccezione l’ex campione mondiale e olimpico di ciclismo Paolo Bettini, mentre al traguardo la Soreghina Eleonora Dellantonio sarà affiancata da Alice Rachele Arlanch, la Miss Italia trentina 2017. Anche quest’anno alla Marcialonga sarà presente il Cerism di Rovereto – rappresentato ieri da Chiara Zappiroli – che quest’anno svolgerà un’analisi automatizzata delle caratteristiche della tecnica su 1000 atleti.

Twitter: @mauridigiangiac

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