il caso

Cospito torna nel carcere di Opera: «Vado avanti anche senza zuccheri»

L’anarchico trasferito dal reparto di medicina penitenziaria: “E’ lucido e determinato nella sua protesta”



MILANO. "Ora andrò avanti solo ad acqua e sale, niente più zucchero". E' la volontà espressa stamani (27 febbraio) da Alfredo Cospito, in sciopero della fame da oltre 4 mesi contro il 41bis e trasferito nuovamente in mattinata nel carcere milanese di Opera, nel Servizio assistenza intensificata. Lo si è appreso da fonti legali.

Una scelta, quella di non assumere neanche più lo zucchero oltre agli integratori già abbandonati dopo la sentenza della Cassazione, che non sarebbe legata, però, da quanto chiarito, al passaggio, avvenuto 'a sorpresa' per la difesa, dal reparto di medicina penitenziaria del San Paolo ad Opera. Da quanto è stato riferito, sempre da fonti legali, a Cospito sarebbe stato detto stamattina che i suoi valori sono comunque nella norma e che c'è la possibilità di garantire la massima assistenza, date le sue condizioni, anche nel Sai del carcere di Opera.

L'anarchico, che riceve visite costanti da parte degli avvocati del pool difensivo, è descritto ancora come "lucido" e "determinato" nel portare avanti il digiuno come protesta e "lotta" contro il 41bis. Domani l'ideologo della Fai riceverà la visita del suo legale, l'avvocato Flavio Rossi Albertini. 













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