L'EMERGENZA

Coronavirus, numeri in calo ma non in Lombardia

In 24 ore 26 morti, il dato più basso dal 28 febbraio. Otto regioni a zero contagi



ROMA. Ancora un bollettino nel segno della regressione dell’epidemia da Covid-19 in Italia.

Nelle ultime 24 ore, secondo quanto reso noto dalla protezione civile, le vittime sono state 26 (ieri erano state 44), un bilancio certamente drammatico, ma comunque uno dei meno pesanti in assoluto dall’inizio dell’incubo della diffusione della SARS Cov-2 nella penisola.

7È ancora, e di gran lunga, la Lombardia la regione maggiormente colpita dal virus dove si contano ben 259 dei 303 nuovi casi diagnosticati. L’unica altra regione con più di 10 nuovi contagi è l’Emilia Romagna, con 11 nuovi casi. Solo due casi in Piemonte e uno in Veneto, Puglia, Trentino Alto Adige, Sicilia. Otto casi rispettivamente in Toscana e Liguria, quattro Marche e Campania, tre nel Lazio, dove sembra dunque spegnersi l’allarme suscitato dalla scoperta di tre focolai, all’Irccs della Pisana, alla sede Rai di Saxa Rubra e nel palazzo romano occupato alla Garbatella. Zero nelle altre: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata.

Confermato inoltre il trend in calo degli attualmente positivi il cui numero totale è attualmente positivi di 25.909, con una decrescita di 365 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 207 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 2 pazienti rispetto a ieri. 3.489 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 105 pazienti rispetto a ieri. 22.213 persone, pari all’86% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Con i decessi registrati oggi, il totale delle vittime nel nostro Paese provocate dal nuovo coronavirus sale a 34.371. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 177.010, con un incremento di 640 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 15.976 in Lombardia, 2.604 in Piemonte, 1.500 in Emilia-Romagna, 755 in Veneto, 489 in Toscana, 246 in Liguria, 1.292 nel Lazio, 617 nelle Marche, 289 in Campania, 410 in Puglia, 66 nella Provincia autonoma di Trento, 805 in Sicilia, 99 in Friuli Venezia Giulia, 486 in Abruzzo, 94 nella Provincia autonoma di Bolzano, 18 in Umbria, 33 in Sardegna, 12 in Valle d’Aosta, 37 in Calabria, 70 in Molise e 11 in Basilicata. 













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