giovani protagonisti

Vanessa Carpella, la piccola Heidi di Cavalese con la passione per le capre e il sogno di aprire una stalla

La storia della diciannovenne che ha scelto di diventare allevatrice partendo praticamente da zero: «Il mio unico rammarico è di non aver frequentato l’istituto agrario al posto del liceo linguistico»


Carlo Bridi


CAVALESE. Vanessa Carpella, 19 anni, liceo linguistico alle spalle, sceglie di fare l’allevatrice ma non inserendosi in un’azienda zootecnica già avviata, partendo da zero. Il papà, che di professione fa il cuoco, alleva per passione una ventina di capre e una vacca, ma in una stalla assolutamente insufficiente per immaginare di fare un allevamento professionale. Vanessa Carpella, la piccola Heidi di Masi di Cavalese, ha trascorso la scorsa estate a lavorare in un agriturismo in malga e quest’anno, assieme al fidanzato Sebastiano, e alla sorella del ragazzo, ha deciso di fare la pastora per conto dell’associazione allevatori caprini della Val di Fiemme, alla Malga Agnelezza, collocata a 1800 metri. La giovane si trovava con il gregge al Passo Manghenetto a 2100 metri.

Un lavoro molto impegnativo

Un lavoro molto impegnativo quello della pastora, in quanto deve custodire 50 pecore e 300 capre. Ma non solo, buona parte delle capre sono in lattazione, esattamente 250, al punto che quando sono arrivate in malga a maggio mungevano ben 450 kg di latte al giorno di latte. «Ora la produzione è scesa a 300 kg – afferma Vanessa - ma è pur sempre una produzione rispettabile che ogni sera il presidente dell’associazione allevatori viene a prendere per portarlo al caseificio sociale di Cavalese». Purtroppo i costi di produzione sono maggiori rispetto al latte bovino.

La scelta per passione ancora prima che per professione

Vanessa ha già frequentato il primo anno del corso per il conseguimento del brevetto professionale agricolo della Fondazione Mach e a breve inizierà il secondo anno. «Un corso – spiega - che permette di imparare tante cose, particolarmente utile per districarsi nella parte amministrativa e burocratica legata alla professione dell’allevatore». Terminato il corso vuole impegnarsi ancora in una stalla di qualche bravo allevatore per imparare meglio la professione. Il suo fidanzato è perito agrario con diploma all’Istituto Agrario di S. Michele.

I progetti futuri

La giovane allevatrice spera di mettere da parte un discreto gruzzoletto che le permetta di partire con la propria azienda. Il progetto è molto articolato: innanzitutto vuole costruire una stalla per una ventina di vacche da latte più la rimonta, ed una quarantina di capre. Se c’è una cosa della quale si è pentita, confida Vanessa, è di non aver frequentato l’Istituto Agrario come scuola superiore. Ma non intende mollare la malga nel periodo estivo: «La vita in malga è dura ma molto bella, ti trovi costantemente immerso nella natura e a contatto con gli animali con ogni condizione climatica, anche le più dure». Finita la monticazione Vannesa Carpella ha in programma il completamento del corso alla FEM per il conseguimento del brevetto, e per creare le condizioni per l’accesso al premio d’insediamento che è fondamentale per partire, quindi spera di poter tornare a lavorare nell’agriturismo della sua cara amica Elena. «Certo - precisa Vanessa - considerato che sulle nostre montagne si aggira un branco di lupi fino ad ora ci consideriamo fortunati perché non abbiamo avuto nessun attacco. Speriamo di poter concludere così la stagione. A 19 anni sono molti i sogni, il mio è riuscire a trovare un luogo dove costruire la mia stalla».

Niente più tempo per lo sport

Il suo hobby, fino allo scorso anno, era quello dello sport della pallamano, con Vanessa titolare in una squadra della valle, «ma ora non c’è più il tempo», afferma con un sospiro. E i suoi amici del Rosa Bianca di Cavalese che dicono? «Per loro era scontato che avrei fatto questa vita perché per cinque anni mi hanno sempre sentita parlare solo di questo».













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