Il fenomeno

Tremano gli agricoltori trentini: torna il rischio gelate

Le prossime notti considerate a rischio: la Fondazione Mach lancia l’allarme. Tamanini: “Solo le Pink Lady sono in prefioritura”

METEO La situazione in regione oggi e nei prossimi giorni


Carlo Bridi


TRENTO. Per il mondo contadino è iniziato un periodo di grandi preoccupazioni con il forte abbassamento della temperatura di questi giorni e il conseguente rischio di gelate. Già le scorse notti la temperatura si era abbassata, ma le prossime notti sarà molto peggio.

Secondo Meteo Trentino nella prossima notte la temperatura sarà bassa come la scorsa notte ma presumibilmente ancora più bassa specie nelle zone poco ventilate a causa della poca nuvolosità. La precipitazione prevista per oggi pomeriggio –sera specie sui settori sudorientali, porterà a possibili rovesci o temporali isolati mentre eventuali nevicate potranno scendere fino a 700 metri s.l.m.

Sabato generalmente asciutto anche se non può essere del tutto esclusa qualche precipitazione isolata specie sui settori sudorientali. Venti in intensificazione fino a moderati o localmente forti da Nord, quindi molto freddi con possibile Fòhn in valle. Nella notte fra sabato e domenica affluirà ancora aria più fredda da nord con la conseguenza che le temperatura caleranno di ulteriori 2-4 gradi rispetto alla scorsa notte specie in collina saranno possibili gelate. Da lunedì la temperatura dovrebbe riprendere a salire portandosi verso le medie del periodo.

Dal canto suo la Fondazione Mach ha già lanciato il segnale di allarme nella prospettiva di attivare i sistemi di difesa attiva come l’accensione delle candele o fornelli nei ciliegieti, e l’attivazione dei sistemi di irrigazione antibrina particolarmente in quelle zone dove ciò è possibile come la Valle dell’Adige e la Vallagarina.

“Già la scorsa notte parecchi frutticoltori hanno acceso gli impianti, ma purtroppo non tutti” chiarisce Oreste Tamanini storico frutticoltore di Mattarello. “Lo stadio fenologico delle piante è lievemente più indietro della media, solo per la varietà Pink Lady siamo allo stadio di prefioritura. Le altre varietà sono qualche giorno più indietro e questo è un bene con questi freddi che ci attendono” conclude Tamanini.













Scuola & Ricerca

In primo piano