Nasce AideXa, la fintech che parla (un po’) trentino 

Credito. La nuova società è presieduta dal banchiere originario di Trento Roberto Nicastro Tra gli investitori anche Isa e Gruppo Lunelli. «Investiamo su piccole imprese e partite Iva»



Trento. È AideXa il nome della nuova fintech (già anticipata in estate dal Trentino) esclusivamente dedicata alle piccole imprese e partite Iva e che vede tra i primi promotori il banchiere trentino Roberto Nicastro e Federico Sforza. Come è stato spiegato ieri nel corso di un incontro virtuale con la stampa, la parola nasce dalla volontà di comunicare anche nel brand lo spirito che guida il nuovo progetto: ideazione e specializzazione per gli imprenditori, innovazione tecnologica, rapidità e semplicità delle soluzioni, esperienza bancaria intuitiva, una “data driven” Company.

«La mission di AideXa è quella di facilitare il lavoro dell’imprenditore accompagnandolo nello sviluppo dei suoi progetti e della sua azienda: l’obiettivo è semplificare la vita a chi fa impresa, sfruttando le nuove tecnologie e le opportunità offerte dall’open banking». Proprio in quest’ottica sarà lanciato, entro fine anno, il primo prodotto di instant lending dedicato alle piccole imprese e alle partite Iva.

«AideXa è stata ideata per gli imprenditori – ha dichiarato Federico Sforza, amministratore delegato di AideXa – e la chiave per rispondere alle reali esigenze di chi fa impresa è in quel “fattore X”. Con la tecnologia siamo convinti di poter facilitare il lavoro dell’imprenditore con semplicità, velocità, trasparenza e sicurezza. Abbiamo intenzione di puntare molto sull’innovazione, sui dati e sul digitale, rimanendo vicini ai clienti grazie ai business banker, consulenti remoti specializzati, sin dal lancio del primo prodotto. Contiamo di ottenere le necessarie autorizzazioni per operare come banca nel corso del 2021 e diventare così la prima banca fintech del Paese dedicata completamente alle piccole imprese e partite iva. Un segmento ancora poco ascoltato dal mondo finanziario e su cui crediamo ci siano ampi margini di sviluppo, per contribuire alla crescita di produttività e digitalizzazione del Paese».

A giugno la società aveva completato l’acquisizione di Fide S.p.A., intermediario finanziario iscritto all’albo 106 del Testo Unico Bancario e chiuso un round di finanziamento da 45 milioni da parte di investitori e business angels di elevato standing nel mondo bancario, imprenditoriale, assicurativo, fintech e nel Venture Capital.

«Intorno al nostro progetto abbiamo raccolto investitori di elevatissimo standing e molto sinergici, completando il più grande primo round (“seed”) di finanziamento mai realizzato per una startup fintech italiana – Ha dichiarato Roberto Nicastro, presidente di Aidexa – le piccole imprese sono l’ossatura del tessuto economico del nostro Paese, valgono metà del Pil e sono il principale creatore di nuovi posti di lavoro e di sviluppo e hanno esigenze bancarie molto specifiche. Inoltre stanno accelerando la loro vocazione verso il digitale e le nuove tecnologie anche in reazione al Covid-19. Garantire loro servizi rapidi, affidabili e “morbidi”, soprattutto in un periodo estremamente complesso come quello che stiamo vivendo, rappresenta una sfida importante per noi ma anche un supporto concreto all’economia reale».

C’è un po’ di Trentino anche tra gli investitori di AideXa, dove figura la finanziaria della Curia Isa spa e anche il Gruppo Lunelli spa.













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