il caso

Lavoro, l’allarme al Festival dell’economia: con la pandemia il software di controllo dei dipendenti è aumentato del 70%

Il Ministero deve "correggere eventuali distorsioni"



TRENTO. "Dobbiamo sottolineare che durante la pandemia l'acquisto di software di controllo dei dipendenti è aumentato del 70%. Come ministero dobbiamo correggere eventuali distorsioni e lavoreremo anche sul garantire nuovi spazi di socialità, anche diversi da quello centrale della sede di lavoro; il diritto alla disconnessione (elemento su cui vigilare), dotare i piccoli centri di infrastrutture (in primis la rete della connettività)". Così Annarosa Pesole, consigliera del ministro del lavoro e delle politiche sociali, nel suo intervento al Festival dell'economia di Trento, organizzato da Provincia autonoma, Università, Comune e Gruppo Sole 24 Ore.

Tema del dibattito il lavoro agile e lo sviluppo locale. "Il ministero ha affrontato il lavoro agile che prima sfiorava il 15% fino ad arrivare con la pandemia al 50%, ed ha fornito le linee guida alle parti sociali coinvolgendo sindacati, Confindustria, associazioni di categoria.

Il lavoro agile porta, da un lato, al miglioramento della produttività e della conciliazione tra vita e lavoro, dall'altro, un'organizzazione per obiettivi che può essere una spinta, ma al contempo rischia di generare ulteriore precarizzazione del lavoro se le aziende, ad esempio, dovessero terziarizzare specifiche attività", ha detto Pesole.













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