«Ti ricorderemo sempre sorridente»

LEVICO TERME. L'estremo saluto a Paolo Praindel, il 66enne docente di cucina al Cfp alberghiero, si è clebrato nel pomeriggio di ieri, presieduto da don Ernesto Ferretti, il “coretto della Roberta”,...


Franco Zadra


LEVICO TERME. L'estremo saluto a Paolo Praindel, il 66enne docente di cucina al Cfp alberghiero, si è clebrato nel pomeriggio di ieri, presieduto da don Ernesto Ferretti, il “coretto della Roberta”, e l'onore del picchetto alpino.

Nell'omelia l'immagine biblica del banchetto, «lo stare a tavola con gli amici – ha detto il parroco -, i banchetti, il mestiere di Paolo, ci aiuta a immaginare quello che è il nostro destino, una festa! Che possiamo credere grazie anche alla testimonianza di Paolo che l'ha vissuta sempre e partecipata con generosità e dedizione, capace di sopportare ogni fatica e di sorridere anche nei momenti più bui. Paolo è stato testimone di questo mistero santo che ci permette di sperare sempre e ancora, perché la vita non ci è tolta, ma trasformata per vivere nella gioia piena del banchetto che ci attende».

A fine celebrazione una lunga testimonianza dalla scuola e il toccante saluto delle nipoti, a tratti interrotte dalla commozione, a dire il grande affetto per il loro nonno.

«Lassù ora incontri tanti amici alpini che ti hanno preceduto...», la voce sicura di un alpino invitava i molti presenti a vedere questa nuova realtà nella quale Paolo si è come immerso, lontano dagli occhi ma ancora più vicino al cuore. «Ti ricordiamo – ha letto una collega del Cfp - con il viso sempre sorridente, il carattere allegro, e il desiderio di trasmettere il buon umore a tutti. Ci facevi sempre ridere con le tue battute, sapevi però anche dire una buona parola a chi ne aveva bisogno. Hai trasmesso ai ragazzi ciò che avevi imparato in tanti anni di lavoro, e lo facevi con pazienza, cercando di far emergere le loro qualità». «Quando ti ho visto – ha detto la nipote Valentina – steso nella bara, ho atteso fino all'ultimo che tu ti rialzassi e mi dicessi “Buf! Ci sei cascata un'altra volta”». «Sei stato l'uomo più forte che abbia mai conosciuto», ha detto Aurora. Difficile credere che questa realtà vissuta da Paolo possa mai finire, così come le note infinite del silenzio che l'alpino trombettiere gli ha tributato.















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