Sopra il Rifugio Rosetta temperatura a -39,4 gradi 

Primiero, il picco di freddo registrato alle 2.35 del primo dicembre sotto alle Pale Rizzonelli: «A fine mese confronteremo i dati con altre stazioni meteo della zona»



PRIMIERO. Nella notte dello scorso 1° dicembre alle 2.45 il termometro della stazione meteo posizionata a poche decine di metri dal Rifugio Rosetta sulle Pale di San Martino, ha raggiunto il fondoscala del sensore di -39,4°C. L’ultima volta che era successo era il 31 dicembre del 2013. «Ora - spiega Giampaolo Rizzonelli, presidente di Meteo Triveneto - si dovrà attendere fine mese per sapere quali temperature si sono raggiunte nelle altre stazioni meteo posizionate sull’Altopiano delle Pale di San Martino. Per dare un termine di paragone il 31 dicembre 2013 il sito di Busa di Manna2, monitorato da Meteo Triveneto in collaborazione con Meteotrentino, il CNR/ISAC e il Parco Naturale Paneveggio e Pale di San Martino, aveva raggiunto i -46,4°C».

Il monitoraggio al Rifugio Rosetta è una collaborazione dell’Associazione Meteo Triveneto con i gestori Roberta Secco e Mariano Lott che dura da diversi anni, l’Associazione ha installato una stazione meteo (Davis Vantage Pro2) al Rifugio Rosetta (2.581 m) e una nella conca sotto il Rifugio stesso a quota 2.555 metri. Il cielo sereno, la scarsa umidità, il poco vento e il terreno innevato, sono stati gli elementi favorevoli ad ottenere questa eccezionale inversione termica. Dopo il tramonto la temperatura è iniziata a calare e da -17°C si è portata a -39,4°C alle 2 di notte, un aumento di temperatura di 15°C tra le 2 e le 4, un calo di 14°C fino alle 8, poi è sorto il sole e la temperatura è aumenta di ben 30°C.

«Secondo l’esperienza acquisita negli anni di monitoraggio (dal 2008) - spiega ancora Rizzonelli -, le potenzialità morfologiche del sito freddo nei pressi del Rifugio Rosetta, sono tra le migliori, avendo un ottimo "sky view factor", che si potrebbe tradurre con il termine "porzione di cielo visibile", il sito, infatti, ha la possibilità di cedere calore verso la libera atmosfera, non essendoci nelle immediate vicinanze cime molto elevate, che potrebbero ostacolare il raffreddamento dell'aria. Va detto infine che i piccoli rilievi posti intorno al sito fungono da recipiente per l'aria fredda che si accumula sul fondo del sito, che a tutti gli effetti diventa un vero e proprio "catino di aria fredda"».

«Interessanti - conclude Rizzonelli - sono anche i repentini aumenti e diminuzioni di temperatura registrati in questi siti, per quanto riguarda questo breve periodo di monitoraggio di questa stagione. Massimo aumento in 15 minuti: +8,3°C. La temperatura è passata da -29,4°C a -21,1°C tra le ore 08.45 e le 09.00 del 3 dicembre. Massima diminuzione in 60 minuti: -11,6°C. La temperatura è passata da +3,3°C a -8,3°C tra le 15.15 e le 16.15 del 17 novembre».















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