Le cure contro il dolore arrivano in casa di riposo 

Primiero, l’Usl Dolomiti di Feltre avvierà un progetto per malati non oncologici che coinvolgerà l’associazione Mano Amica e la struttura di Canal San Bovo



CANAL SAN BOVO. Estendere le cure palliative a un numero sempre maggiore di pazienti terminali non oncologici – che sono in aumento – e far partire il progetto di formazione rivolto agli infermieri sulle cure contro il dolore anche nelle due case di riposo pilota di Feltre e Canal San Bovo.

È questa la prospettiva per il 2018 dell’unità operativa cure palliative, coordinata da Roberta Perin, che ha trovato terreno fertile nell’associazione Mano Amica, pronta a sostenere con tutti i mezzi entrambe le situazioni, e nell’Usl Dolomiti che si è impegnata ad accelerare i tempi del progetto, per portare sollievo anche agli ospiti delle case di riposo.

La necessità, condivisa dalle parti, è di aumentare la percentuale di accessi alla cura palliativa da parte dei malati non oncologici, che attualmente in carico al servizio ospedaliero si attesta sul 15 per cento, e di perseguire l’azione mirata di formazione sul campo degli operatori di Rsa e case di riposo.

In occasione della giornata nazionale del Sollievo, indetta a livello nazionale per domani, il distretto di Feltre diffonde i dati sull’attività dell’unità operativa Rete Cure palliative. Dati che evidenziano un aumento di casi fra il 2016 e il 2017, di pazienti non oncologici ma affetti da malattie gravi e terminali come la broncopolmonite cronico-ostruttiva (Bpco), la sclerosi laterale amiotrofica, le neuropatie e le cardiopatie.

I non oncologici sono stati 45 nel corso del 2017 (nel 2016 una ventina), mentre 342 sono stati i pazienti oncologici di cui 171 seguiti dall’équipe solo a domicilio.

Il tempo medio di cura dei pazienti presi in carico dalle Cure palliative è stato di circa 47 giorni. In hospice ci sono stati 184 ricoveri per 164 pazienti, con un tasso di occupazione del posto letto del 95% e una degenza media di circa 14,5 giorni. I pazienti per i quali c’è stata un’alternanza tra hospice e domicilio sono stati il 29%.

In occasione di questa giornata, sulla pagina Facebook dell’azienda sarà diffuso a partire da oggi alle 18 un video di sensibilizzazione sul progetto che vede la collaborazione tra Usl Dolomiti e Mano Amica per l’estensione delle cure palliative nei centri di servizio.

L’obiettivo è di garantire le cure palliative in ogni luogo di cura, comprese le strutture residenziali, al fine di migliorare la qualità di vita residua, ridurre il ricorso agli accessi in Pronto soccorso e i ricoveri ospedalieri.

Fra i dati di attività è stata consolidata l’attività di consulenza delle cure palliative intraospedaliera con 310 consulenze effettuate dai medici e 85 dagli infermieri. Dal 2012 è iniziata una collaborazione con Oncologia per l’accesso e il percorso all’ambulatorio di Cure simultanee che consentono di intervenire sui sintomi del dolore da cancro prima che questo si manifesti.













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