La Bassa Valsugana ora nuota al coperto 

Inaugurato il nuovo impianto di Borgo con 4 vasche. Lo gestirà la Rari Nantes che in Valsugana dà lavoro a 70 persone


di Marika Caumo


BORGO. Grande soddisfazione. Finalmente, dopo diversi anni, anche il territorio della Comunità Bassa Valsugana e Tesino ha la sua piscina coperta. E che piscina! Un centro natatorio moderno e dotato di ben quattro vasche più un grande scivolo, che è stato inaugurato sabato alla presenza del presidente della Comunità Attilio Pedenzini e dei suoi predecessori ovvero Sandro Dandrea, Flavio Pacher e Carlo Ganarin. Presente anche il presidente della Federazione provinciale Nuoto Mario Pontalti, l'ingegnere Lorenzo Strauss di Tesi che ha progettato il centro e il responsabile tecnico della Comunità Mariano Tomasini. Diversi anche i sindaci che hanno voluto prendere parte all'evento, con la Rari Nantes Valsugana che, da padrone di casa, ha organizzato un concerto di benvenuto. La società presieduta da Daniele Armelao si è aggiudicata il bando europeo per la gestione della struttura e ora ha il monopolio dei centri natatori di Bassa e Alta Valsugana: Levico, più recentemente Pergine e ora Borgo, oltre alle piscine scoperte di Strigno, Roncegno e, dalla scorsa estate, quella di Borgo, attigua al nuovo centro acquatico.

Un’opera molto attesa quest'ultima, di cui si parla dal 2006 quando i Comuni della valle hanno deciso di realizzare un impianto coperto sovracomunale, con il progetto approvato nel 2011. Un iter lungo e non privo di ostacoli, la cui apertura completa quella che è a tutti gli effetti una cittadella dello sport, un'area in cui si trovano palazzetto dello sport, piscine coperte e scoperta, pista di atletica, campo da calcio in erba e sintetico, centro tecnico federale (come avevamo annunciato nelle scorse settimane, dal 18 al 22 giugno ci sarà il campus giovanile del Real Madrid) e ostello sportivo.

Tornando al centro, è suddiviso su 4 piani. Al livello interrato si trovano gli impianti mentre a piano terra ci sono 4 vasche: una semiolimpionica a 10 corsie di 25x21metri con altezza che da 140 arriva a 180 cm e temperatura a 28.5 gradi, una vasca wellness di 12x8 metri e alta 90 cm con temperatura a 30 gradi, una vasca per l’acqua-fitness di 12x8 m e alta 130 cm per una temperatura di 29 gradi, il wellness river ovvero una vasca ricreativa con idromassaggio e percorso acquatico con acqua a 33 gradi, acquascivolo, tribune, bar-reception, il locale ps, spogliatoi e servizi. I piani superiori sono ancora al grezzo e saranno ultimati dal gestore: previsti un locale wellness e un locale fitness. All'esterno la piscina estiva e un grande solarium, collegati alle piscine interne. Le finiture e il verde esterno sono stati realizzati dal Servizio ripristino della Provincia.

I principali lavori della struttura sono stati realizzati dalla Ati tra Inco Srl di Pergine, Atzwanger spa di Bolzano e Emiliana Scavi srl di Modena, quest'ultima subentrata alla Costruzioni Pasquazzo di Ivano Fracena. Gli ultimi “grossi” lavori hanno riguardato il grande scivolo rosso e giallo, realizzato e montato dalla New Dieresin Contract srl di Verona e usufruibile da adulti e bambini, la vasca ricreativa a fianco dello scivolo dotata di idromassaggio e getti d'acqua, affidata alla Hollander Idrotermica srl di Levico e gli arredi in bilaminato per spogliatoi e servizi, affidati alla Asso spa di Verona. Il costo totale dell'opera (compresa Iva, spese tecniche, forniture) ammonta a 8.608.000 euro, finanziati al 95% dalla Provincia e il rimanente 5% dai Comuni.

Per quanto riguarda la gestione, Rari Nantes Valsugana aveva presentato il progetto di finanza per l'affidamento in concessione del servizio di gestione dell'impianto, proposta giudicata di pubblico interesse nell'ottobre 2016 e che prevede una gestione unitaria dei centri natatori pubblici della valle ovvero l'impianto coperto di Borgo e le piscine scoperte di Borgo, Roncegno e Castel Ivano. Proposta che è andata in gara europea e che è stata aggiudicata dalla stessa Rari Nantes per 21 anni. La società valsuganotta, che occupa in valle ben 70 persone, garantisce l'attività agonistica giovanile. Per statuto, infatti, la società devolve il 50% di utile all'attività agonistica e il 50% alla manutenzione dell'impianto dove opera.













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